Aemilia, Cgil in aula come parte civile

18 aprile 2017 | 19:07
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Aemilia, Cgil in aula come parte civile

Giove: “Le infiltrazioni penalizzano il ruolo del sindacato”

REGGIO EMILIA – “Quando il lavoro e’ sfruttato, quando nei cantieri non si puo’ esercitare un controllo democratico, quando non vengono rispettate le regole del lavoro e la correttezza nei rapporti, il sindacato e’ penalizzato, ne subisce un danno e in generale ne subisce un danno l’intera economia e l’intera societa’”. Il segretario generale della Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove, gia’ segretario regionale della categoria degli edili Fillea, spiega cosi’ le ragioni che hanno indotto il sindacato a costituirsi parte civile nel processo Aemilia contro la ‘ndrangheta, in corso a Reggio Emilia.

Giove, che in giornata sara’ ascoltato in udienza aggiunge: “Abbiamo bisogno di una partecipazione democratica per esercitare il nostro ruolo. E oggi verremo a dire che abbiamo bisogno piu’ legalita’ per contrastare le infiltrazioni mafiose”. Rispetto alle denunce che la Cgil aveva sollevato in passato, con riferimento ad alcuni specifici settori di attivita’, il segretario conclude: “Le infiltrazioni della criminalita’ organizzata in alcuni settori in particolare, penso alla logistica ai trasporti all’edilizia, in alcuni casi anche nell’agroindustria, continuano ad essere un fenomeno presente nel nostro territorio. Questo processo ha fatto emergere la punta dell’iceberg. Il lavoro da fare e’ ancora tanto e noi saremo impegnati in prima linea come sempre”.