“Abbiamo creduto nella cooperazione e ora lavoriamo”

27 aprile 2017 | 19:58
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“Abbiamo creduto nella cooperazione e ora lavoriamo”

Antonio Caselli, presidente di Greslab: “Oggi noi fatichiamo ad accettare che indistintamente tutta la cooperazione sia giudicata così negativamente”

REGGIO EMILIAUn intervento di Antonio Caselli, presidente della cooperativa Greslab di Scandiano. La Greslab è uno dei più importanti esempi in Italia di workers buyout, esperienza che vede i lavoratori salvare imprese in crisi costituendo una cooperativa. Un fenomeno particolarmente importante nella nostra provincia, con esperienze studiate in Italia e all’estero.

“La drammatica crisi del settore cooperativo delle costruzioni è indubbiamente un fatto grave per il nostro territorio in particolare per le tante persone che hanno perso il lavoro. Nel 2011 anche noi siamo stati molto vicini a perdere il lavoro. La cooperativa Greslab è nata a Scandiano da una ceramica, una azienda privata, in liquidazione: non proviene, quindi, dalla ultracentenaria tradizione della cooperazione reggiana e non abbiamo conoscenza della storia passata. Oggi noi fatichiamo ad accettare che indistintamente tutta la cooperazione sia giudicata così negativamente.

Nel 2010 il lavoro non c’era. Siamo rimasti 15 mesi in cassa integrazione; quando ci è stato prospettato di costituire una cooperativa non sapevamo nemmeno di che cosa si stesse parlando. Con il sostegno di Legacoop e dello studio Labanti di Reggio Emilia abbiamo costruito un nuovo progetto industriale e coinvolto nel capitale sociale Coopfond, il fondo nazionale di promozione di Legacoop, e CFI, Cooperazione Finanza Impresa, la società cooperativa promossa dalle organizzazioni cooperative con il Ministero dello Sviluppo Economico per la promozione delle imprese cooperative di produzione e lavoro.

Da soli non saremmo riusciti a costruire il progetto e tanto più a partire. Non stiamo parlando dei tempi eroici della cooperazione ma degli anni in cui la crisi della ceramica era veramente forte. Il sistema della cooperazione ha creduto in noi, e noi abbiamo creduto nella cooperazione.  Oggi la nostra esperienza pionieristica di wbo, workers buyout, per usare il termine inglese, suscita grande interesse. Tanti altri in Italia hanno fatto questa scelta, principalmente fra le piccole e medie imprese come noi. Vengono anche dall’estero per studiare il complesso sistema cooperativo alla basa del progetto. Solo a Reggio Emilia sono quattro le nuove cooperative nate come wbo: Art Lining, Arbizzi, Fornace Fosdondo e Greslab. Mi sembra il segnale che fare impresa in forma cooperativa è sempre attuale.

In questi sei anni di attività abbiamo acquistato gli impianti e l’immobile dello stabilimento, fatto tanti investimenti. Siamo partiti nel 2011 in 30 soci e 5 dipendenti: ora siamo in 80 lavoratori di cui  55 soci. Per far conoscere le esperienze di wbo reggiane verrà organizzato a Scandiano nel mese di il 12 maggio, assieme a Legacoop, CFI e Coopfond, un convegno; noi siamo lieti di mettere a disposizione la nostra esperienza e speriamo altri possano trovare idee per costruire nuove iniziative”.