Rifiuti, cresce la raccolta differenziata: 66,9%

23 marzo 2017 | 19:19
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Rifiuti, cresce la raccolta differenziata: 66,9%

Nel 2016 è cresciuta rispetto al 65,8% del 2015. Il vicepresidente Rocchi: “Tutti gli obiettivi che intendiamo raggiungere al 2021 saranno sviluppati in una cornice di sostenibilita’ ambientale, sociale e finanziaria”

REGGIO EMILIA – In provincia di Reggio Emilia migliora la percentuale di raccolta differenziata, che nel 2016 si e’ attestata al 66,9%, rispetto al 65,8% del 2015. È uno degli elementi che emerge dal bilancio di sostenibilita’ di Iren approvato dal oggi dal Consiglio di amministrazione. In evidenza nel documento, tra l’altro, la tutela dell’ambiente.

Con il 78% di energia prodotta da fonti eco-compatibili (rinnovabili o assimilate) e il teleriscaldamento (che a Reggio serve circa 133.000 cittadini) l’azienda ha evitato nel 2016 l’emissione in atmosfera di oltre 2,6 milioni di tonnellate di CO2. In tema di sostenibilita’ economica, viene invece sottolineato come l’anno scorso sono stati emessi ordini a fornitori per 54,5 milioni a vantaggio dello sviluppo economico del territorio.

Infine l’azienda evidenzia come il 99% del personale del gruppo – circa 750 dipendenti in provincia di Reggio – e’ assunto con contratti a tempo indeterminato, mentre nel 2016 sono avvenuti 108 nuovi ingressi.

“La sostenibilita’ ambientale e’ sempre piu’ al centro delle nuove sfide mondiali. Chi, come il nostro gruppo, gestisce risorse di primaria importanza, come l’acqua, l’energia e la materia derivante dai rifiuti, deve giocare un ruolo attivo per contribuire a queste sfide. E il continuiamo a muoversi in questa direzione”, dichiara il presidente di Iren Paolo Peveraro.

“Come abbiamo delineato nel piano industriale – aggiunge il vicepresidente Ettore Rocchi – tutti gli obiettivi che intendiamo raggiungere al 2021 saranno sviluppati in una cornice di sostenibilita’ ambientale, sociale e finanziaria. Questo orientamento strategico rappresenta la leva per rendere il gruppo Iren principale aggregatore e motore di sviluppo del nord-ovest d’Italia”.