Arena Campovolo, Manodori nel mirino dei Civici

23 marzo 2017 | 19:44
Share0
Arena Campovolo, Manodori nel mirino dei Civici

I consiglieri Rubertelli e Bellentani contestano il finanziamento di 200mila euro: “Si occupi di beneficenza e non di un progetto privato”

REGGIO EMILIA – È gia’ polemica a Reggio Emilia sul progetto dell’arena spettacoli al Campovolo che verra’ presentato domani dal Comune. Si tratta dell’opera che verra’ realizzata con un project financing da circa 6 milioni (2 per la parte pubblica e 4 per quella privata) per cui la Societa’ Aeroporto, partecipata dell’amministrazione comunale, si e’ gia’ aggiudicata un finanziamento regionale 1,7 milioni. Il reperimento delle altre risorse e’ invece affidato ad un bando in via di ultimazione.

L’operazione finisce pero’ nel mirino dei consiglieri dell’Alleanza civica Cinzia Rubertelli e Cesare Bellentani che contestano il contributo di 200.000 euro che la Fondazione Manodori starebbe deliberando per sostenere l’iniziativa. Aiutando cioe’ Coopservice, gia’ vincitrice insieme alla societa’ del Pd Aliante del bando per la gestione dell’area non operativa del Campovolo, a costituire una nuova societa’ intenzionata a partecipare alla gara del project financing.

“Dopo tutte le turbolenze recenti che ha passato la Fondazione, tra spolpamento del patrimonio, ricapitalizzazioni, riduzione dei dividendi e quindi delle elargizioni, in una fase economica e sociale di grande difficolta’ un’istituzione che dovrebbe preoccuparsi solo di beneficenza si occupa di altro”, commentano Bellentani e Rubertelli.

“Sostenere un progetto ludico a rischio economico, per di piu’ in un’area gia’ legata all’interesse specifico di un partito e teatro di abusi edilizi, e’ una forma strana di beneficenza”, aggiungono. “Solo due giorni fa – chiudono gli esponenti dell’opposizione- si celebrava il bicentenario della nascita di Pietro Manodori. Con quale faccia sabato prossimo il sindaco e la fondazione potranno celebrarlo? Probabilmente con la solita spregiudicatezza di chi politicamente ha ormai perso ogni freno inibitorio e di decenza”.