Sassi: “Domani andrò da sostenitori di Enrico Rossi”

21 febbraio 2017 | 19:14
Share0
Sassi: “Domani andrò da sostenitori di Enrico Rossi”

Il vicesindaco prova simpatia per gli scissionisti, ma guarda anche a Pisapia: “Dobbiamo ricostruire una nuova sinistra”

REGGIO EMILIA – “Domani sarò all’incontro con Tutino e Prodi, alla Ghiara, dei sostenitori reggiani del progetto di Enrico Rossi, ma per ora ho deciso di non aderire perché immagino che quella sia una soluzione passeggera”. Sta alla finestra, per ora, il vicesindaco Matteo Sassi, rimasto orfano del suo partito dopo che si è sciolta Sel, anche se prova simpatia per tutto quello che sta succedendo a sinistra e conferma di guardare con grande interesse alle iniziative del governatore della Toscana e di Pisapia.

Commentando l’uscita di Tutino dal Pd, dice: “Io dico a tutti quanti benvenuti, perché è da tempo che sono un apolide senza partito e mi fa piacere vedere che c’è chi ha coraggio in politica. Domani andrò all’assemblea dei sostenitori di Rossi alla Ghiara, perché noi dobbiamo lavorare a un progetto sociale e politico ampio di riunificazione della sinistra. C’è un grande bisogno di questo nel Paese e nessun altro, a partire dal Pd, è in grado di dare risposte convincenti al popolo della sinistra. Proprio per questo c’è bisogno, a cominciare dal nostro territorio, di lanciare una conferenza programmatica e politica per discutere con chi si è allontanato e di quale sinistra si deve mettere in campo oggi”.

Secondo Sassi “c’è bisogno di una sinistra che abbia una sua carta di identità e che sia pronta sfidare il Pd su questo terreno per una nuova alleanza di centrosinistra fra due soggetti che devono avere pari dignità e che devono proporre un progetto per il Paese”.

Conclude Sassi: “Lo spazio a sinistra è vasto: c’è Pisapia, c’è Sinistra italiana, c’è chi non è entrato ancora in nessun progetto. Oggi la conta di chi resta o di chi va via dal Pd è molto sterile, perché stiamo parlando della politica indebolita di questi anni. Noi dobbiamo guardare a coloro che non partecipano più attivamente alla politica e sulla costruzione partecipata a un programma di governo il cui obiettivo deve essere la costruzione di un nuovo Ulivo dove la sinistra sia vista come un’opportunità e una necessità”.