Renzi: “Congresso prima del voto. No a ennesimo rinvio”

13 febbraio 2017 | 19:51
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Renzi: “Congresso prima del voto. No a ennesimo rinvio”

Si voterà su due documenti divergenti sulla data del congresso e del voto. Bersani: “Garantiamo elezioni nel 2018”. Michele Emiliano si candida al congresso ma chiede tempi lunghi. L’ombra della scissione. No a congresso da Orlando

REGGIO EMILIA – Via al congresso a partire già dall’assemblea che si terrà sabato o domenica prossimi, da organizzare in tempi stretti. E’ l’esito della direzione del Pd che, dopo una relazione nella quale Matteo Renzi invita a non dar vita all'”ennesimo rinvio”, approva un ordine del giorno della maggioranza che prevede tempi rapidi per la scelta del nuovo segretario.

La direzione del Partito democratico ha approvato l’ordine del giorno di maggioranza per avviare subito, con un assemblea che si svolgerà tra sabato e domenica, il congresso del partito. A favore hanno votato in 107 sì, 12 contrari e 5 astenuti. Il presidente Matteo Orfini ha deciso di mettere ai voti solo l’odg di maggioranza e considerare precluso quello presentato dalla minoranza.

L’odg firmato da esponenti di tutte le correnti di maggioranza (renziani, Areadem, giovani turchi, Sinistra è cambiamento) per invitare “il presidente dell’assemblea nazionale a convocare l’assemblea per l’avvio dell’iter congressuale auspicando la definizione di regole analoghe a quelle utilizzate per lo svolgimento del congresso del 2013” sarà messo ai voti della direzione.

A firmare l’odg Mirabelli (Areadem), Ermini e Marcucci (renziani), Paris (giovani turchi), Campana (area di Maurizio Martina). “Dopo due mesi – ha detto nella replica Matteo Renzi – in cui tutte le volte in cui erano state avanzate proposte il giorno dopo ci è stato detto di cambiare posizione credo che un punto vada messo. Non io ma l’assemblea sovrana, io sono perchè l’assemblea si faccia il prima possibile e ha la sovranità statutaria per decidere tempi e modalità del congresso”.

“Credo che sia buon senso da parte di chi ha responsabilità di conduzione di una comunità accettare l’invito a fare il congresso prima delle elezioni”. Lo ha detto Matteo Renzi parlando alla cruciale direzione del Pd sul futuro del partito e sul voto dopo il referendum e la sentenza della Consulta sull’Italicum. “Non possiamo più prendere in giro la nostra gente – ha detto in un altro passaggio – potete prendere in giro me ma non la nostra gente. Nel pieno rispetto dello statuto, con le stesse regole dell’ultima volta” si faccia il congresso. “Così che non si discuta da domani sulle regole. Ma torni la politica”.

“Io non sarò mai il custode dei caminetti, preferisco il mare aperto della sfida che la palude. Facciamo il congresso e chi perde il giorno dopo dia una mano, non scappi con il pallone, non lasci da solo chi vince le primarie, non faccia quanto avvenuto a Roma”.