Prodi e Cantamessi: “Lime theater, progetto da tutelare”

24 febbraio 2017 | 15:44
Share0
Prodi e Cantamessi: “Lime theater, progetto da tutelare”

Il capogruppo Cantamessi ha presentato un ordine del giorno urgente lunedì prossimo per tutelare questa esperienza. La consigliera regionale: “Sono a disposizione per trovare una soluzione”

REGGIO EMILIA – Il Movimento 5 Stelle e il consigliere regionale del Pd, Silvia Prodi, intervengono sulla vicenda del Lime Theater chiedendo di tutelare quello che è “un progetto di intrattenimento e culturale di successo”. Per Ivan Cantamessi, capogruppo del M5S che ha presentato un ordine del giorno urgente lunedì prossimo per tutelare questa esperienza, si tratta di “un progetto di rilancio e rigenerazione culturale a “consumo di suolo zero” con recupero di e trasformazione in teatro di un capannone di 6.000 metri quadri. Un esempio da seguire e promuovere a livello nazionale”.

Aggiunge Cantamessi: “Ma c’è un “problema”. Il Lime Theater è frutto di una idea e realizzazione, che non proviene da questa giunta e nemmeno è gestito da una delle solite cooperative ‘amiche’.  Un progetto che, come abbiamo denunciato più volte evidentemente è un “granello di sabbia (pregiata)” nei piani che la giunta Pd-SI ha in mente sull’area Fiere e altre zone dove si vorrebbero autorizzare nuove colate di cemento per realizzare ‘arene’ etc. Il progetto del Lime Theatre ha dimostrato che il “Re è nudo”. Quindi va ostacolato in ogni modo anche il più subdolo, come ha provato e testimoniato l’imprenditore Roberto Meglioli nella sua replica puntuale alla Coop La Bussola“.

Conclude Cantamessi: “Coop che al suo interno vede la qualificata presenza professionale del consigliere comunale Saccardi (Pd).  Ma Reggio non può cedere per l’ennesima volta a vecchie logiche senza senso. E’ ora che il buonsenso e le idee innovative prevalgano e si giochi a carte scoperte”.

La Prodi: “Sono a disposizione per trovare una soluzione”
La Prodi, invece, sostiene che “la cultura è un bene comune primario, come l’acqua. I teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti. Le parole di Claudio Abbado mi risuonano in mente mentre leggo sulla stampa dell’imminente chiusura forzata del Lime Theater, lungimirante progetto di cultura e intrattenimento ideato da Roberto Meglioli e realizzato da Medials Live in via Filangeri. In pochi mesi uno spoglio post-padiglione delle Fiere di Reggio Emilia è diventato il più grande teatro della nostra regione, con una programmazione varia e di qualità che ha coinvolto più di 15.000 persone”.

Continua il consigliere regionale: “Un’esperienza più unica che rara per una città come Reggio Emilia, un’occasione preziosa che non può andare perduta per la cecità di pochi che, senza una valida proposta alternativa, sono pronti a porre fine a questo progetto. Al di là dei legittimi interessi di chi ha vinto il bando di gestione dell’area, il Lime Theater è una risorsa per la città e per l’intera provincia. Non si può ridurre il problema a una diatriba fra due soggetti privati, perché in gioco ci sono un luogo di cultura, un indotto importante, la rinascita di un’area in difficoltà e la risposta concreta e provata alla richiesta espressa in questi mesi di avere a Reggio Emilia uno spazio coperto per concerti e manifestazioni, che deve essere gestito con professionalità, qualità e coerenza. Con il grande vantaggio di fare tutto questo senza consumo di suolo e colate di cemento, come accadrebbe nel caso in cui si andasse a costruire un nuovo palaeventi su un’area verde”.

Conclude la Prodi: “Se c’è un problema di accordo tra le parti, mi metto a disposizione come amministratrice pubblica per trovare una soluzione che possa dare garanzie di continuità a questa esperienza e consentire che un progetto di qualità unico in Italia, capace anche di avere successo in termini di pubblico, possa andare avanti e dare lustro alla nostra città. Accanto a me, per costruire un accordo necessario, invito tutte le parti che comprendono il valore del Lime Theater e avvertono l’urgenza di tutelare e rilanciare quest’esperienza di orgoglio e talento, in cui siamo in molti a riconoscere una genialità e un estro tutto locale”.