Presidente Regione Abruzzo indagato per corruzione

16 febbraio 2017 | 19:00
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Presidente Regione Abruzzo indagato per corruzione

E’ accusato anche di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. D’Alfonso: “Sono estraneo a reati”. L’indagine riguarda la ricostruzione di palazzo Centi, inagibile dopo il terremoto

REGGIO EMILIA – Blitz dei carabinieri a palazzo Silone all’Aquila, sede della Giunta regionale. Sequestrati documenti relativi alla gara per l’affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009.

Dopo un lunghissimo iter, nei mesi scorsi la gara per l’appalto pubblico da 13 milioni di euro è stata aggiudicata alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia. Nell’ambito dell’inchiesta il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso (eletto nel centrosinistra), è indagato per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Secondo quanto si è appreso, il governatore è coinvolto insieme a un’altra quindicina di persone tra funzionari e imprenditori.

“Questa mattina ho appreso che è in corso una verifica del mio operato da parte della procura della Repubblica di L’Aquila per tre distinte vicende. Ritengo che la mia posizione sia assolutamente estranea a qualsivoglia fattispecie di reato e auspico un espletamento rapidissimo di ogni indagine”. Lo dice il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso. “Ho fiducia nell’operato della magistratura così come ne avevo in passato – afferma – quando è stata sempre accertata la liceità delle mie condotte amministrative.