Pd, la sinistra preme per il congresso

3 febbraio 2017 | 21:17
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Pd, la sinistra preme per il congresso

Sprone dal deputato Paolo Gandolfi: “Serve a unire”. Tutino e De Lucia firmano l’appello di Rossi

REGGIO EMILIA – “Lasciamo governare Gentiloni e apriamo un congresso vero con l’obiettivo di consolidare e tenere unito il Pd e preparare risposte nuove ai principali problemi della societa’”. Lo scrive oggi il deputato reggiano Paolo Gandolfi, esponente di ReteDem, sul sito dell’area della sinistra Pd. “Di fronte alla destra che rinasce la sinistra si divide. Una follia, dobbiamo impedirlo”, scrive il deputato democratico.

E ancora, dice Gandolfi, “il Paese e’ governato e le elezioni che siano nel 2017 o nel 2018 non cambieranno le cose. La sinistra oggi ha una priorita’, trovare una via di uscita dalla crisi in cui si trova. Quello che non serve e’ usare le elezioni o un congresso per contarsi. Abbiamo bisogno di un congresso che unisca e ridefinisca le basi comuni”.

Il parlamentare ne suggerisce anche le modalita’: “Dovrebbe essere fatto in due fasi, prima una premessa costruttiva, un documento sul futuro da affidare a tre saggi esponenti della cultura di sinistra con un documento sul futuro. Su questa base, si avvia la discussione interna. Una cornice in cui stiano tutte le posizioni attuali e se possibile anche chi oggi si sente esterno o lontano dal Pd. Si puo’ fare”.

Se “poi fossi in Renzi – chiude Gandolfi – farei questo percorso da dimissionario, mostrando come ha fatto in passato che non ha paura di offrire il campo aperto al confronto, in cui lui ha certamente la possibilita’ di riemergere, vincitore e pienamente legittimato”.

A Reggio Emilia, intanto anche altri esponenti del Pd chiedono un congresso del partito prima del voto. E’ il caso dell’assessore Mirko Tutino e del consigliere comunale Dario De Lucia che hanno firmato la petizione promossa dal governatore della Toscana Enrico Rossi, candidato alla segreteria nazionale del Pd. “La sconfitta al referendum ha rivelato l’immagine di un Paese profondamente diviso: centro e periferie, inclusi ed esclusi, padri e figli. In questo contesto la strategia finora seguita dal nostro partito rischia di approfondire sempre di piu’ queste fratture gia’ gravi”, si legge nella petizione.

“Chiediamo che il congresso del Pd sia convocato e svolto prima del voto. Abbiamo bisogno di una discussione urgente e approfondita per elaborare un nuovo programma del Pd per l’Italia” (fonte Dire).