Guastalla, la truffa dei materassi: tre denunce

20 febbraio 2017 | 08:58
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Guastalla, la truffa dei materassi: tre denunce

Chiudevano contratti vendita materasso e accessori per la casa prospettando alle vittime pericoli immaginari

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Un 47enne della provincia di Venezia, un 46enne di Padova e un 30enne trevigiano sono stati denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa con l’accusa di chiudere contratti di vendita di materassi e accessori per la casa prospettando alle vittime pericoli immaginari.

Secondo i carabinieri, che hanno condotto le indagini, i tre riuscivano a mettere i clienti in uno stato di vero e proprio assoggettamento psicologico derivante da un pericolo immaginario che prospettavano, riuscendo in questo modo ingannevole a chiudere contratti per la vendita di materassi e accessori per la casa del valore anche di oltre 2.000 euro.

I sei colpi, addebitati ai tre malviventi e consumati nelle province di Reggio Emilia, Parma, Treviso e Vicenza, sarebbero, secondo i militari di Guastalla che hanno condotto le indagini, la punta di un iceberg di una più ampia condotta criminale che avrebbe visto gli odierni indagati compiere truffe analoghe almeno dal 2011.

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli indagati agivano in maniera standard: si presentavano nell’abitazione delle vittime riuscendo a indurle, in forza di un precedente contratto risalente ad anni prima e peraltro regolarmente adempiuto, a sottoscrivere un nuovo ed oneroso contratto del valore nell’ordine di migliaia di euro per l’acquisto materassi o altri accessori per la casa, prospettando, in caso di mancato acquisto, pignoramenti, ingiunzioni e sanzioni per decine di migliaia di euro.

Ciò in ragione del fatto che nei contratti sottoscritti anni prima le vittime si sarebbero impegnate (circostanza non corrispondente al vero) ad effettuare un acquisto all’anno. Intimorite per le conseguenze, le vittime cascavano nella trappola facendo nuovi acquisti. Nel reggiano una 50enne che, impaurita dalle conseguenze prospettatele aveva acquistato un materasso e due cuscini dando come caparra 400 euro e a saldo 2 assegni post datati da 1000 euro l’uno, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Guastalla e ha scoperto il raggiro.

Da qui le indagini che in poco più di tre mesi hanno portato ad accertare altri analoghi casi (6 in tutto) commessi non solo nel reggiano ma anche nelle province di Parma, Venezia e Treviso. Sei casi, stando alle prime risultanze, che potrebbero essere solo la punta di un iceberg di una più ampia condotta criminale che i carabinieri di Guastalla intendono ricostruire.