Fabbrico, il coordinatore di Fi: “Pagliani si dimetta”

8 febbraio 2017 | 17:27
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Fabbrico, il coordinatore di Fi: “Pagliani si dimetta”

Janni Massari: “Capisco che ambisci a tutto, ma serve un passo indietro”. Iscritti a Reggio di Fi: “Non indietreggi”

REGGIO EMILIA – Non solo Partito democratico e Movimento 5 stelle, ma anche uno storico iscritto di Forza Italia (dal 1994), a Reggio Emilia, chiede a Giuseppe Pagliani non solo di dimettersi dagli incarichi politici ricoperti, ma di sospendersi dal partito anziche’ fare il “perseguitato politico”. Il “consiglio” arriva in una lettera aperta firmata da Janni Massari, da anni coordinatore a Fabbrico, che stronca la partecipazione del capogruppo azzurro in Comune a Reggio alla famosa cena con imprenditori calabresi ritenuti in odore di ‘ndrangheta, svoltasi a marzo del 2012 nel ristorante “Antichi Sapori”.

Pagliani, assolto nel rito abbreviato del processo Aemilia e’ finito di nuovo nella bufera per una serie di intercettazioni telefoniche ascoltate durante una delle scorse udienze, in cui parlava di un presunto dossier da realizzare sul presidente della Camera di commercio dell’epoca, Enrico Bini. L’esponente di Forza Italia ha replicato, secondo Massari “facendo bene”, ricordando i legami tra le cooperative di sinistra e la comunita’ cutrese che “l’hanno creata loro negli scorsi anni, quando portarono a Reggio Emilia centinaia di cosiddetti ‘cottimisti’, ai quali appaltarono i lavori che prima facevano i nostri operai. Quindi negli anni si e’ creata una comunita’ importante, si dice di 30.000 persone, che oggi sono parte integrante della popolazione reggiana, anche dal versante elettorale”.

Massari da’ inoltre atto a Pagliani di non aver partecipato alla festa del santo patrono di Cutro del 2009, a cui intervennero diversi candidati politici reggiani. E tuttavia afferma: “A questo corteggiamento ci hanno provato tutti, per l’ingordigia di accaparrarsi quei voti. Tu forse sei arrivato per ultimo e, forse, hai pensato che, essendo tu piu’ furbo di tutti, incontrando gli imprenditori piccoli e grandi di quella comunita’ che hanno una certa capacita’ di consigliare per chi votare, avresti avuto la meglio sugli altri concorrenti. Da qui la famosa cena che ti ha messo nei guai”.

E ancora: “Sei stato rinviato a giudizio a Bologna e sei stato assolto con formula piena. Bene. Poi, pero’, nel processo di Reggio Emilia salta fuori che dopo quella cena ti sei sentito telefonicamente con un collega, presente alla cena pure lui, e dall’intercettazione di quella telefonata risulta che avreste parlato di un dossier e di persone presenti alla cena che non vi piacevano. Se vero, perche’ ci sei andato?”.

Quindi Massari ammonisce: in politica gli scivoloni “si pagano, alle volte, anche piu’ care degli errori politici. Per questo, conclude la lettera, “anche se mi rendo conto di chiederti molto, considerando la tua grande ambizione di essere tutto tu, capogruppo in Comune, capogruppo in Provincia, capo del partito a Reggio Emilia, candidato alle prossime politiche, io ti consiglio, nonostante tutto, di fare un passo indietro e dimetterti da tutti gli incarichi elettivi e non, anche di sospenderti dal partito, per il bene del partito stesso al quale tu, come me, vuoi bene”.

Iscritti a Reggio di Fi: “Non indietreggi”
Anche dopo la lettera di uno storico iscritto che lo invita a dimettersi, nuove manifestazioni di sostegno raggiungono il capogruppo di Forza Italia in Comune a Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, per le richieste di dimissioni avanzate da Pd e Movmento 5 stelle a causa delle intercettazioni telefoniche emerse nel processo Aemilia. L’ultima arriva da quattro esponenti del partito, Vivaldo Ghizzoni, William Quinti, Leandra Pioppi e Dantina Nironi, che dicono: “Siamo anche pronti ad organizzare una manifestazione in suo sostegno insieme a tanti elettori del centro destra che non vogliono che Giuseppe indietreggi nemmeno di un centimetro”. Per gli attivisti “e’ chiaro ed evidente il tentativo di minare l’esponente principale del centrodestra a Reggio Emilia utilizzando argomenti strumentali e volti soltanto a coprire il malgoverno della sinistra. Sarebbe troppo comodo mettere fuori gioco, senza nessuna giustificazione, un avversario politico al solo fine di liberarsi di chi fa una seria e dura opposizione”. Per questo “invitiamo Giuseppe Pagliani a tenere duro e a non fare nessun passo indietro.