E’ morto Renzo Testi, ex sindaco di Correggio

5 febbraio 2017 | 19:39
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E’ morto Renzo Testi, ex sindaco di Correggio

L’ex presidente di Coop Nord Emilia e fondatore di Telereggio si è spento dopo una lunga malattia. I funerali martedì alle 14.30

CORREGGIO (Reggio Emilia) – E’ morto, dopo una lunga malattia, Renzo Testi, 78 anni, per molti anni presidente di Coop Nord Emilia (poi Coop Nordest) e sindaco di Correggio dal 1963 al 1976. Testi è stato anche uno degli artefici e presidente della Fondazione Il Correggio, e promotore della società editoriale di Telereggio.

Fu un importante esponente del Pci e della cooperazione reggiana nella Prima Repubblica. Testi lascia la moglie Roberta, i figli Fabio e Giuliano, la sorella Laura, i fratelli Giulio e Alberto.

La camera ardente è allestita dalle 8 alle 19.30 all’ospedale di Correggio, da lì partirà il corteo funebre, martedì alle 14.30: percorrerà corso Mazzini e si fermerà davanti al Municipio per un momento di ricordo. Poi la salma verrà cremata.

Il cordoglio di Vecchi
“La scomparsa di Renzo Testi priva la comunità reggiana si un uomo che si è molto speso, nei diversi ruoli pubblici che ha ricoperto, per il bene comune. Indimenticato sindaco di Correggio negli anni 60 e 70, ex dirigente cooperativo di primissimo piano a livello nazionale lo si ricorda anzitutto per essere stato a lungo presidente di Coop Nordemilia e poi di Coop Consumatori Nord-est dove accompagnò la crescita e la trasformazione della cooperazione di consumo. Renzo Testi era un amico della cultura, una figura che interpretava la passione per la politica nel senso più alto del termine, seguendo i principi di democrazia ed eguaglianza nel prestare ogni giorno la sua opera. Apparteneva ad una generazione di amministratori locali e di cooperatori che con spiccata intransigenza morale, ma sopratutto con una straordinaria passione civile hanno accompagnato Reggio facendola uscire dalla miseria e portandola ad essere un delle terre più avanzate in Europa sul piano economico e sociale.Ai parenti e agli amici di Renzo va, in questo momento di dolore, il mio pensiero affettuoso e il sentimento di partecipazione al lutto che stanno vivendo”.

Il ricordo di Legacoop
Per Legacoop Emilia Ovest “la scomparsa di Renzo Testi crea un vuoto profondo nella cooperazione reggiana e non solo. Testi è stato un cooperatore a tutto tondo. Anzi un cooperatore integrale: non è un caso che tra i suoi riferimenti culturali ci fosse Antonio Vergnanini, fautore ai primi del ‘900 della Cooperazione Integrale. Tra le tante iniziative che aveva promosso negli ultimi anni va ricordato proprio la ripubblicazione di un importante documento di Vergnanini al Congresso della cooperazione internazionale di Cremona nel 1907”.
Continua Legacoop: “Testi ha vissuto una intensa e importantissima esperienza come presidente di Coop Nordemilia e Consumatori Nordest in seguito, protagonista della trasformazione di una pur importante cooperativa di consumatori di livello interprovinciale in una cooperativa di livello nazionale, tra le imprese della Grande Distribuzione più importanti in Italia”.
E aggiunge: “Testi, una volta in pensione, non aveva abbandonato il suo ruolo di cooperatore. Per diversi anni era stato presidente del Comitato dei Garanti di Legacoop Reggio Emilia, svolgendo il suo ruolo con passione e attivamente. Ma specialmente si era assunto, con grande competenza, il ruolo di storico e divulgatore delle idee cooperative. Con una tenacia e un impegno instancabile aveva organizzato e promosso le “Sette Giornate di Cooperazione”, una iniziativa di respiro nazionale, e in seguito “Di nuovo a Massenzatico”: tutte iniziative rivolte ad approfondire e rimarcare il ruolo e i valori della cooperazione, e a testimoniare la modernità di questa esperienza. Testi, persona di grande integrità e coerenza, è stato un punto di riferimento per diverse generazioni di cooperatori: sicuro delle sue idee, ma sempre aperto al dialogo e all’ascolto”.
Legacoop “partecipa al dolore dei suoi familiari, interpretando anche la commozione di tutti i cooperatori e degli amici che con lui hanno condiviso passioni e discussioni”.

Il cordoglio di Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop
“Renzo Testi lascia a tutti i cooperatori un’eredità importante. Partendo da una base valoriale molto forte egli ha saputo infatti unire nel suo percorso personale e professionali aspetti che tutti noi dobbiamo mantenere insieme. Egli ha saputo essere un manager capace, alla guida di Coop Nord Emilia prima e di Coop Consumatori Nordest poi, contribuendo allo sviluppo della cooperazione di consumo in uno dei territori più vocati e più forti. Lo ha fatto mantenendo sempre una grande attenzione alla sua comunità, per la quale si è impegnato come sindaco per ben 13 anni, e per la cultura, come artefice e presidente della Fondazione Il Correggio e promotore della società editoriale di Telereggio. Al centro, in ogni attività, ha sempre saputo mantenere il bene comune, con una coerenza e un rigore morale che continueranno a costituire per noi un insegnamento prezioso ed una capacità di apertura e di dialogo, con tutti, da cui vogliamo trarre insegnamento. Ai suoi parenti vanno il pensiero e la partecipazione al lutto di Legacoop e del movimento cooperativo, con l’impegno di mantenere viva per tutti noi la sua memoria e, soprattutto, il suo insegnamento”.

Le condoglianze della Cgil
“Ricordiamo Renzo Testi, oltre che per la sua passione civile, per l’incaro di Presidente prima in Coop Nordemilia e successivamente in Coop Consumatori Nordest, una delle più importante cooperative di consumo presenti in Italia. Negli oltre vent’anni in cui fu alla guida della cooperativa, nei tanti confronti e trattative, abbiamo sempre incontrato un dirigente leale e rispettoso delle organizzazioni sindacali, che sapeva ascoltare anche le ragioni dei lavoratori.Alla famiglia, le nostre più sentite condoglianze”.

Il ricordo del sindado di Correggio, Ilenia Malavasi
“Quando nel 1963 fu eletto primo cittadino di Correggio, Renzo Testi era il sindaco più giovane d’Italia. Basterebbe ricordare questo particolare per sottolineare le capacità politiche e amministrative di una figura capace davvero di caratterizzare, con il proprio impegno, un’intera stagione. Nel corso del suo mandato – fino al 1976 – Correggio conobbe trasformazioni profonde, passando in pochi anni da realtà agricola a importante centro industriale. In qualità di sindaco, Testi amministrò con intelligenza e capacità questo cambiamento, intervenendo soprattutto sul piano urbanistico e su quello culturale: da un lato, infatti, con un nuovo e importante piano regolatore seppe trovare risposte alla crescente domanda di alloggi in ambito urbano, grazie a interventi mirati ed efficaci di edilizia popolare, ridisegnando la città per renderla adatta ad affrontare le modifiche che il rinnovato tessuto sociale comportava; dall’altro non mancarono gli investimenti sul recupero e il ripristino di alcuni tra i gioielli architettonici di Correggio, primi tra tutti il Palazzo dei Principi e il Teatro Asioli, accompagnando queste azioni con una rivitalizzazione degli Istituti Culturali che, in quegli anni, conobbero un significativo rilancio. La passione e l’amore per la sua città non vennero meno anche dopo che Testi fu chiamato a guidare la cooperazione reggiana, come presidente della Cooperativa di consumo Nordemilia, successivamente Nordest: caratterizzò questo incarico sia per la concretezza dei risultati raggiunti che per l’attenzione alle realtà sociali e culturali, dove aveva intuito che Coop potesse e dovesse recitare un ruolo da protagonista. Presidente della Fondazione Il Correggio tra il 2000 e il 2004 e membro del consiglio d’amministrazione dell’Istituto Cervi, il suo lavoro di ricercatore storico – in cui valorizzò le radici della cooperazione e delle sue figure chiave – ha rappresentato il più recente ambito della sua attività, consapevole di quanto la cultura costituisca espressione d’eccellenza e insostituibile leva economica di un territorio. Con l’addio a Renzo Testi, Correggio saluta e rende omaggio a un pezzo importante della propria storia, a una figura coerente di impegno politico e passione culturale, capace di incarnare al meglio l’idea di sviluppo economico e attenzione ai valori e alle persone che costituisce il patrimonio più importante della nostra tradizione politica e sociale. Ci eravamo incontrati anche poco tempo fa e aveva ancora tante idee e tanti progetti da realizzare. Lo ricordo per la sua onestà intellettuale e la sua coerenza politica, doti con le quali ha contributo alla crescita democratica di Correggio. Partecipo con affetto al dolore della sua famiglia e mi stringo alla moglie Roberta e ai figli Fabio e Giuliano in questo triste momento”.