Aemilia, slitta la deposizione dell’ex prefetto De Miro

2 febbraio 2017 | 20:20
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Aemilia, slitta la deposizione dell’ex prefetto De Miro

E’ stata respinta l’istanza della difesa contro la sua deposizione che, vista l’ora tarda, è stata rinviata a dopo il 9 febbraio

REGGIO EMILIA – Non ha fatto in tempo a pronunciare la formula di rito che e’ partita la richiesta di stoppare la sua deposizione. E’ iniziata con un colpo di scena l’attesa testimonianza – peraltro slitttata a dopo il 9 febbraio – dell’ex prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro, fautrice di numerose interdittive antimafia comminate tra il 2011 e il 2014, prevista questa sera nell’aula del processo Aemilia.

A sollevare l’eccezione e’ stato l’avvocato Carlo Taormina, difensore di Vincenzo e Giuseppe Iaquinta (padre e figlio, il primo indagato per associazione mafiosa, il secondo per possesso illegale di armi, ndr) che ha segnalato come De Miro avrebbe dovuto deporre assistita da un avvocato perche’ indagata per abuso d’ufficio e falso ideologico. Il procedimento riguarda una denuncia che lo stesso Giuseppe Iaquinta ha presentato sull’atto con cui il prefetto aveva respinto l’iscrizione alla white list di una sua azienda, per il quale i giudici si esprimeranno sulla richiesta di archiviazione il 15 marzo.

Il pubblico ministero Marco Mescolini e l’avvocato di parte civile dello Stato, si sono opposti alla richiesta del difensore, giudicandola priva di fondamento. Rispetto alla denuncia presentata contro De Miro, Mescolini sottolinea infatti: “Se si ammettesse l’eccezione tutti i testimoni sarebbero denunciati e non potremmo sentire piu’ nessuno”. Il presidente della Corte Francesco Maria Caruso, dopo circa una mezz’ora di camera di Consiglio, ha respinto l’eccezione e ammesso la testimonianza dell’ex prefetto reggiano. Che pero’, data l’ora tarda, e’ stata rinviata a dopo il 9 febbraio in base agli impegni di De Miro, attualmente prefetto di Palermo.

Martedì giornalisti testimoni
Il direttore di Telereggio Gabriele Franzini, le giornaliste reggiane Sabrina Pignedoli (Il Resto del Carlino) e Isabella Trovato (Teletricolore) e l’avvocato Liborio Cataliotti. Questi alcuni dei testimoni che verranno ascoltati nella prossima udienza di martedi’ prossimo del processo Aemilia. Franzini e Pignedoli sono due dei cronisti che con i loro servizi giornalistici hanno dato l’impulso all’inchiesta relativa al processo e per questo hanno ricevuto intimidazioni da parte di alcuni presunti affiliati alla cosca.