Violentò la nipote per sette anni, zio finisce in carcere

16 gennaio 2017 | 12:58
Share0
Violentò la nipote per sette anni, zio finisce in carcere

Il 60enne è stato condannato dal tribunale a 4 anni di reclusione per il reato continuato di atti sessuali con minorenne aggravati. Le violenze sono iniziate quando la bambina aveva

REGGIO EMILIA – Atti sessuali sulla nipote, un 60enne residente nel reggiano è stato arrestato dai carabinieri dopo la condanna a 4 anni. Per circa 7 anni aveva abusato della nipote – che ha subito le prime violenze sin dall’età di 9 anni – compiendo atti sessuali accompagnati da complimenti a sfondo sessuale con l’aggravante della relazione di convivenza con la persona offesa.

Una storia iniziata nell’estate del 2007 e portata a compimento sino al giugno del 2014 che ha dilaniato le famiglie coinvolte, perché sul banco degli accusati e finito lo zio che, riconosciuto colpevole, è stato condannato dal tribunale di Reggio a 4 anni di reclusione per il reato continuato di atti sessuali con minorenne aggravati.

Sabato pomeriggio i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio, che all’epoca dei fatti condussero le indagini, hanno posto la parola fine alla brutta vicenda di cronaca con l’arresto dell’uomo. La sentenza infatti è divenuta esecutiva motivo per cui i carabinieri nel primo pomeriggio di sabato scorso hanno arrestato l’uomo, oggi 60enne, residente nel reggiano, dando esecuzione all’ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Reggio Emilia.

Il 60enne dall’estate del 2007 al giungo del 2014 aveva abusato della nipotina, oggi 16enne, compiendo con lei atti sessuali accompagnati da squallidi commenti. La vicenda portata alla luce nell’estate del 2014 ha visto i carabinieri del nucleo radiomobile, sotto i coordinamento della Procura reggiana,  condurre le delicate indagini che hanno portato alla denuncia dello zio. Quindi l’iter processuale la conseguente condanna a 4 anni di reclusione e l’odierno arresto.

Nei confronti del condannato il tribunale ha applicato le misure di sicurezza per un anno del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori, del divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto co minori e tenere informati gli organi di polizia sula sua residenza ed eventuali spostamenti.