Unieco, il giudice ha detto sì al concordato con riserva

24 gennaio 2017 | 14:42
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Unieco, il giudice ha detto sì al concordato con riserva

Il tribunale di Reggio ha nominato come commissari Bruno Bartoli e Maurizio Bergomi

REGGIO EMILIA – Unieco è stata ammessa, giovedì scorso, al concordato con riserva (o in bianco) dal tribunale di Reggio che ha nominato come commissari Bruno Bartoli, dello studio Baldi&Partner e Maurizio Bergomi, dello studio Bergomi&Associati. Il giudice Virgilio Notari ha quindi accettato la richiesta del Cda della coop. Ora ci vorranno 120 giorni per presentare il piano industriale e finanziario. Quella del concordato con riserva è una formula già usata in passato dalla Coop.

La richiesta del concordato dovrebbe portare poi a una ristrutturazione dei debiti e al passaggio del patrimonio di Unieco ai fondi Oxy e Attestor, che garantiranno quindi il rientro a Mps e alle altre banche creditrici, eliminando i 300 milioni di debiti della coop che poi potrebbe ripartire senza debiti e con una liquidità di 25 milioni di euro circa (ma senza più il suo patrimonio).

Un percorso, questo, che vede opinoni diverse all’interno del mondo cooperativo. C’è infatti chi preferirebbe la liquidazione di Unieco, come chiesto dai revisori di Legacoop nazionale, per poi far confluire le attività in una società terza che riunisca i rami sani delle coop di costruzioni crollate sotto il peso della crisi. In questo modo si preserverebbe il patrimonio della coop.

E c’è invece chi preferisce la strada della ristrutturazione del debito con l’aiuto di un’altra parte di Legacoop,che con la società Demostene si offre di colmare il divario tra l’offerta dei fondi e quella di Mps. Comunque sia ora la strada pare essere quella della continuità aziendale dopo la ristrutturazione del debito.