Reggiolo, rave party illegale: in 600 nel capannone

22 gennaio 2017 | 11:36
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In via Magellano nella zona industriale. Identificati gli organizzatori francesi e circa 400 partecipant che saranno denunciati. Rintracciata una minorenne che era scomparsa alcuni giorni fa nell’Astigiano. Il sindaco Angeli: “Serve una convenzione per garantire la sicurezza”

REGGIOLO (Reggio Emilia) – Rave party illegale su scala internazionale in un capannone in disuso a Reggiolo in via Magellano nella zona industriale. Verso l’una e mezzo di questa notte una dozzina di pattuglie della compagnia di Guastalla, coordinata dal maggiore Luigi Regni, sono intervenute nella struttura dove i militari avevano accertato che era in corso un rave party non autorizzato.

I carabinieri, coadiuvati dai colleghi della polizia municipale della bassa reggiana, hanno accertato la presenza di circa 600 giovani provenienti da diverse province italiane e stanno tenendo sotto controllo la zona per regolare anche il deflusso dei numerosi giovani presenti, 400 dei quali già identificati insieme agli organizzatori francesi.

I militari hanno anche accertato la presenza di una ragazza minorenne della provincia di Asti. I genitori alcuni giorni fa ne avevano denunciato la scomparsa ed erano molto preoccupati per la sorte della ragazzina. La giovane è stata portata in caserma a Guastalla dove è stata raggiunta dai genitori a cui è stata affidata.

I carabinieri, al termine di tutte le attività in corso di svolgimento, provvederanno ad informare la procura per manifestazione non autorizzata e occupazione abusiva di edifici. Gli organizzatori francesi e tutti gli identificati saranno denunciati. Sul posto c’erano anche il sindaco di Reggiolo e il maggiore Regni comandante della Compagnia di Guastalla che sta coordinando le attività dei carabinieri.

Nei confronti dei 400 giovani i carabinieri inoltre valuteranno le singole posizioni in ordine al provvedimento di allontanamento con foglio di via obbligatorio qualora ne ricorreranno i presupposti.

Sequestrati anche tre camioncini pieni materiale hi fi del valore di oltre 100 mila euro.

Il sindaco Angeli: “Serve una convenzione per garantire la sicurezza”
Sull’area industriale di Ranaro esiste da tempo un problema di sicurezza messo in evidenza anche dal rave party non autorizzato, che nella notte e nella giornata odierna fino alle 15.30 circa, ha messo in allerta le forze dell’ordine e il Comune di Reggiolo. Stamattina, subito dopo la chiamata dei carabinieri, il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli ha raggiunto via Magellano, dove si trovano capannoni di proprietà della Padana Tubi, per verificare in prima persona quanto stava accadendo. Una volta giunto sul posto il primo cittadino ha contattato gli imprenditori dell’area di Ranaro per fare presente l’accaduto e invitarli a verificare al più presto le loro proprietà. Non solo. Preoccupato per la sicurezza dei ragazzi, circa 600 giovani provenienti da diverse province, regioni italiane e diversi paesi d’Europa (Croazia, Francia, Germania…), ha verificato che il capannone non presentasse pericoli evidenti. Per garantire la sicurezza dei presenti, ai capannoni di via Magellano, è stata inviata un’ambulanza della Croce rossa.

Da tempo l’Amministrazione sta predisponendo un masterplan strategico per l’area industriale di Ranaro, un piano che prevede anche la riqualificazione della zona di proprietà di Padana Tubi. “Alla proprietà – ha spiegato il sindaco Angeli – è stato proposto di riconvenzionare il comparto urbanistico per altri 10 anni. La precedente convenzione, infatti, risale al 1999 e non è più valida perché scaduta nel 2009. Questo non solo per permettere uno sviluppo dell’area industriale reggiolese, ma anche per garantire maggiore sicurezza alle attività presenti o che vorranno investire in questa zona. Purtroppo, in quest’area da anni totalmente abbandonata e degradata, sono già stati registrati episodi di vandalismo e furti che hanno messo in discussione anche la sicurezza. I ladri, infatti, hanno tolto griglie e tombini da pozzetti e fosse biologiche creando un pericolo concreto per chiunque circoli nell’area”.

Non è un caso che recentemente l’Amministrazione, grazie a una convenzione urbanistica stipulata con la ditta Reggiolo Sviluppo Srl, abbia deciso di installare telecamere per la videosorveglianza e il controllo delle zone industriali di Reggiolo. Gli impianti saranno presto attivi agli accessi nelle zone industriali Rame e Ranaro e all’uscita del casello autostradale A22. Il progetto, già approvato dalla giunta, prevede l’installazione di sei telecamere. Il sistema sarà collegato a quello già presente predisposto dal Corpo unico di polizia municipale Bassa Reggiana e sarà a disposizione delle forze dell’ordine. Si tratta di telecamere tecnologicamente avanzate, in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito e di controllare gli accessi delle aree interessate.