Pattuglia reggiana in soccorso della terremotata Caldarola

19 gennaio 2017 | 19:04
Share0
Pattuglia reggiana in soccorso della terremotata Caldarola

Nel piccolo Comune in provincia di Macerata, tra neve, che arriva fino al metro e mezzo, e macerie l’assistente capo Piero Catellani e l’assistente scelto Davide De Pietri

REGGIO EMILIA – C’è anche una pattuglia di agenti della Polizia municipale reggiana tra i soccorritori che in queste ore cercano di alleviare il disagio delle popolazioni terremotate del centro Italia. A Caldarola, piccolo comune in provincia di Macerata, tra neve, che arriva fino al metro e mezzo, e macerie l’assistente capo Piero Catellani e l’assistente scelto Davide De Pietri, a Reggio in forza al nucleo antidroga, stanno lavorando senza sosta in affiancamento ai vigili del fuoco per sgomberare le strade e portare soccorso alla popolazione.

“La situazione era già critica dopo l’abbondante nevica di martedì – racconta Catellani – con molte frazioni isolate e senza luce. Il sisma di mercoledì ha peggiorato la situazione. Dopo la terza scossa io e il mio collega siamo andati nella frazione di Pievefavera dove era stata segnalata un’anziana isolata all’interno di una casa senza luce. Fortunatamente il mezzo della Municipale che utilizziamo è a trazione integrale. Le catene, che lo rendono uno dei pochi mezzi utilizzabili, ci hanno permesso di raggiungere l’ultraottantenne e di portarla a casa della figlia in un comune attiguo. Qui la donna potrà contare sull’aiuto dei parenti e sulla possibilità di raggiungere un centro d’accoglienza nel caso si verificassero altri episodi sismici. Gran parte della giornata l’abbiamo trascorsa in affiancamento ai Vigili del fuoco cercando di liberare le strade dagli alberi caduti. Dalle di 18 di ieri la situazione è andata normalizzandosi perciò abbiamo ripreso il nostro quotidiano lavoro di polizia di prossimità e per contrastare eventuali episodi di sciacallaggio”.

Dal mese di dicembre alcune decine di dipendenti del Comune di Reggio Emilia si sono recati nelle zone terremotate per portare aiuto alla popolazione. L’apporto dei reggiani si è concretizzato nella stesura di atti amministrativi, ordinanze urgenti, assistenza informatica, censimento dei danni, stesura dei progetti per la scuola, ma anche in attività di animazione dedicata agli studenti. Gli agenti della Municipale si sono concentrati sulla vigilanza del territorio e sull’assistenza agli animali. Nel caso della scuola di Caldarola, che prima del sisma contava 250 alunni, i tecnici del Comune hanno predisposto il progetto di una mensa refettorio con cucina esterna per consentire agli studenti di rimanere a scuola anche durante l’ora di pranzo.