Berlino: “Fca richiami 500, Doblò e Jeep-Renegade”

16 gennaio 2017 | 19:34
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Berlino: “Fca richiami 500, Doblò e Jeep-Renegade”

Sono i modelli della Fiat-Chrysler per i quali il ministro dei Trasporti tedesco Dobrindt chiede che l’Europa ne garantisca il richiamo. Bruxelles: “Se Roma non risponde possibile infrazione”. Delrio: “Tedeschi ci rispettino”. Chiusura pesante a Piazza Affari

REGGIO EMILIA – Fiat 500, Doblò e Jeep-Renegade: sono questi i modelli Fca, per i quali il ministero dei Trasporti tedesco chiede all’Ue che sia garantito il richiamo, per le presunte violazioni sulle emissioni. Lo ha chiarito oggi il portavoce del ministero, in conferenza stampa a Berlino. “I modelli testati sono Fiat 500, Fiat Doblò e Jeep Renegade”, ha detto il portavoce, rispondendo a una domanda su quali siano i modelli Fca per i quali il ministro Alexander Dobrindt chiede garanzie dall’Ue circa il richiamo.

Chiusura pesante per Fca in Piazza Affari
Il titolo dell’ex-Lingotto ha ceduto il 4,19% a 8,8 euro, toccando un minimo di giornata a 8,51 euro sulla scia dell’indagine negli Usa sulle emissioni di alcuni modelli diesel. Pesa anche la polemica tra il Governo di Berlino e quello di Roma su alcuni modelli venduti in Europa. Sotto pressione anche Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann, che ha ceduto il 4,9% a 8,8 euro.

Ue: Italia dia risposte convincenti al più presto
“Abbiamo ripetutamente chiesto all’Italia di presentarci risposte convincenti al più presto. Il tempo si sta esaurendo, perché vogliamo concludere le discussioni sulla conformità della Fiat a breve”. Lo ribadisce il portavoce della Commissione europea per l’Industria Lucia Caudet in merito al processo di mediazione tra Italia e Germania, sulla compatibilità della Fiat 500x con la legislazione europea sulle emissioni auto.

In mancanza di una risposta dell’Italia nell’ambito del processo di mediazione con la Germania sulle emissioni della Fiat 500x, Bruxelles potrebbe intraprendere azioni, che potenzialmente includono anche la procedura di infrazione. Lo spiegano fonti Ue. La Commissione europea sta cercando di fissare una data per un incontro con le due parti per gli inizi di febbraio, perché è intenzionata a chiudere il dossier entro le prossime settimane.

Delrio: no dispositivi illeciti, tedeschi ci rispettino
“Non ci sono dispositivi illeciti dimostrati”. Lo ha detto il ministro dei trasporti Graziano Delrio rispondendo, al termine di un incontro al Mise su Alitalia, a chi gli chiedeva della vicenda Fca. “I tedeschi hanno detto che, tra i dispositivi legali, ci sono alcuni componenti anomali, ma noi abbiamo detto che non è così”, ha detto ancora Delrio, sottolineando che “sono le Autorità di omologazione di ogni stato che decidono se un dispositivo è lecito o no. Come noi non abbiamo detto niente su Volkswagen, dobbiamo esigere” che si rispetti la regola che siano le Autorità a decidere. “Siccome noi abbiamo rispettato loro – ha aggiunto – loro devono rispettare noi”.

“Su emissioni auto Italia non accetta lezioni: rigore e trasparenza a partire da caso Volkswagen, impegno Ue è test su strada in 2017”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, su Twitter.