Sport e solidarietà in Libano con Uisp e Terre des Hommes

9 dicembre 2016 | 19:20
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Sport e solidarietà in Libano con Uisp e Terre des Hommes

Inaugurato oggi il campo sportivo di Jdeideh Fekehe, al confine con la Siria, per favorire l’integrazione di 800 bambini e adolescenti libanesi e siriani

REGGIO EMILIA – Oggi si è conclusa una tappa importante del progetto di cooperazione rivolto ai rifugiati siriani in Libano di UISP e Terre des Hommes con l’inaugurazione del campo sportivo a Jdeideh Fekehe, un villaggio a 9 km dal confine con la Siria. Grazie ai fondi raccolti con l’edizione 2016 di Vivicittà è stata rinnovata la copertura del fondo del campo di calcetto, che potrà essere utilizzato anche per giocare a basket, pallavolo e rugby, e ristrutturati gli spalti insieme alla nuova illuminazione.

Durante l’inaugurazione ci sono state esibizioni e attività sportive che hanno visto protagonisti un centinaio di bambini libanesi e siriani, che con le loro famiglie hanno trovato rifugio dalla guerra in questo villaggio. Il campo appena ristrutturato, di proprietà della chiesa cattolica di Jdeideh Fekehe, è attiguo a un centro scout molto frequentato. In tutto, il progetto metterà a disposizione di 500 bambini di età compresa fra i 5 e i 12 anni e 200 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni materiale sportivo per poter svolgere le attività.

“L’Uisp è arrivata in Libano nel 2008 e ha organizzato tante attività di integrazione a favore dei bambini palestinesi e libanesi – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – In questi ultimi anni stiamo intensificando la nostra presenza guardando anche ai tanti rifugiati siriani che il Libano ospita dall’inizio della guerra in Siria. Il nostro obiettivo è affermare, attraverso lo sport, il diritto dei bambini al gioco e a vivere la propria infanzia. Questo appuntamento segna una tappa importante della collaborazione tra Uisp e Terre des Hommes, che proseguirà anche nel 2017 su nuovi progetti e iniziative”.

“Gli interventi di Terre des Hommes in Libano hanno alleviato le sofferenze di migliaia di bambini siriani in fuga dalla guerra”, spiega Davide Amurri, Delegato dell’ONG in Libano. “In questa piccola comunità dove convivono cristiani e musulmani, libanesi e siriani, cerchiamo di facilitare l’integrazione dei bambini profughi anche attraverso il coinvolgimento dei giovani scout che, opportunamente formati, possono contribuire a contrastare fenomeni come discriminazioni e bullismo verso i minori più vulnerabili.

Mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre si è svolto, inoltre, un training formativo rivolto a venti operatori di Terre des Hommes e agli scout locali, condotto da educatori e mediatori dell’Uisp Sassari. La formazione verteva su corpo, gioco e apprendimento, sviluppava le linee essenziali dello sviluppo psicomotorio e tracciava ruolo, stile ed obiettivi dell’educatore/animatore in interventi rivolti alla fascia d’età 8-10 anni. Era presente anche uno psicologo, in particolare per supportare gli operatori che lavorano con la fascia adolescenziale. Il programma è organizzato in quattro sessioni, svolto nei due giorni, nella chiesa di Jdeideh Fekehe. Nei mesi scorsi Terre des Hommes ha condotto vari laboratori con gli scout sulla protezione e diritti dei bambini.

Situato nella zona settentrionale della Bekaa al confine con la Siria, in un’area particolarmente povera, il villaggio di Jdeideh Fekehe è abitato da circa 10.000 libanesi e attualmente accoglie circa 3000 profughi siriani, di cui più di mille minori, che vivono in alloggi di fortuna. Oltre al campo appena ristrutturato, non esistono altri centri d’aggregazione giovanile né strutture sportive pubbliche aperte ai bambini.