Non paga il debito, giovane pestato e frustato a sangue: tre arresti

7 dicembre 2016 | 09:39
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Non paga il debito, giovane pestato e frustato a sangue: tre arresti

Rapina e lesioni personali aggravate l’accusa mossa a un 55enne calabrese e ai suoi due figli che hanno mandato in ospedale un giovane reggiano

REGGIO EMILIA – Un calabrese di 55 anni, Rocco Scarfone e i suoi due figli di 19 e 23 anni, Pasquale Alessandro e Luca, di Castellarano, sono stati arrestati con l’accusa di concorso in rapina e lesioni personali aggravate dai carabinieri dopo che lunedì pomeriggio, armati di bastoni e di un nerbo di bue, avevano pestato un 23enne reggiano in un distributore di benzina a Fogliano.

A loro i militari hanno sequestrato il nerbo di bue che avevano utilizzato come frusta, con ancora tracce di sangue e due mazzi di chiavi sottratti dopo il pestaggio. Il 23enne è stato medicato al Santa Maria Nuova per i traumi riportati nel pestaggio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Casalgrande, pare che avesse un debito con gli aggressori che, non vedendo rientrare la somma a loro dovuta, avevano fissato un appuntamento per un presunto lavoro di tinteggiatura concordando l’incontro in un distributore di benzina alla periferia di Reggio.

La vittima, ignaro di ciò che gli sarebbe accaduto, si era presentato con due amici all’appuntamento. Improvvisamente si è visto la macchina sbarrare la via di fuga da un’altra auto con tre persone a bordo che, armate di mazze e nerbo di bue, gli sono andati incontro prendendolo a bastonate e frustandolo a sangue. I suoi due amici sono riusciti a scappare e ad avvisare i carabinieri. I tre aggressori, quando hanno visto i militari, dopo aver sottratto il portafogli e il cellulare al ragazzo e le chiavi trovate nell’auto, sono fuggiti.

Non hanno fatto molta strada perché sono stati intercettati dai carabinieri di Casalgrande, fermati e arrestati per i reati di concorso in rapina e lesioni aggravate. Nella macchina i militari hanno trovato un nerbo di bue con le tracce di sangue e le chiavi sottratte durante l’aggressione. Il 55enne ha raggiunto in carcere un altro suo figlio che, solo qualche giorno, fa era stato arrestato perché trovato in possesso di una pistola durante un controllo stradale eseguito dai carabinieri di Casalgrande.