Comune, sfiducia a Caselli: scontro in capigruppo

2 novembre 2016 | 19:26
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Comune, sfiducia a Caselli: scontro in capigruppo

Slittata la discussione su richiesta della maggioranza. Bellentani (Lista Magenta): “Il Pd impedisce la discussione”

REGGIO EMILIA – Nuovo scontro oggi nella Conferenza dei capigruppo tra i gruppi di opposizione in sala del Tricolore e la presidente del Consiglio comunale Emanuela Caselli. Oggetto del contendere proprio la proposta di delibera con cui 23 giorni fa i 12 consiglieri di minoranza di tutti i gruppi (Alleanza Civica, M5s, FI e Lega) hanno chiesto la revoca dell’incarico a Caselli, accusata di non essere imparziale nel suo ruolo.

“Ci era stato comunicato che servivano venti giorni per il parere sulla delibera, e oggi, dato il parere positivo, era iscritta nella conferenza dei capigruppo la proposta di delibera per la discussione in Consiglio”, fa sapere il consigliere della lista civica Magenta Cesare Bellentani. “Ma il partito di maggioranza – aggiunge – ha di fatto sollecitato lo slittamento della discussione e il conseguente voto fino al chiarimento di nuovi cavilli sollevati. Noi come Alleanza civica abbiamo richiesto che la presidente convocasse il Consiglio per lunedi’ 7 novembre e mettesse la delibera in discussione nella sua sede naturale”.

Fin qui i fatti, a cui il consigliere aggiunge due considerazioni. “Se noi fossimo nei panni di un presidente del Consiglio comunale che viene sfiduciato dall’intera opposizione – dice Bellentani – saremmo i primi a chiedere la verifica in sala Tricolore. Non e’ ammissibile che resti il sospetto che l’Istituzione sia impersonata dal secondo capogruppo del partito di maggioranza. Il presidente deve essere al di sopra delle parti e richiede solide doti di imparzialita’”. Inoltre “e’ un dato di fatto che da luglio abbiamo avuto pochissime commissioni, non viene riunita un’importantissima commissione sulla legalita’, richiesta sin da gennaio da oltre un quinto dei consiglieri e in Consiglio comunale saltiamo due riunioni consecutive”.

Insomma, chiude il civico, “siamo davvero preoccupati per l’interpretazione che chi ci governa sta dando alla gestione dell’attivita’ del Consiglio. E’ qui, siamo convinti, che l’istituzione e’ messa in discussione”.