Cavriago, una pizzata per il referendum

9 novembre 2016 | 19:30
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Cavriago, una pizzata per il referendum

Oltre 50 persone all’iniziativa di presentazione del gruppo, ospite Ottavia Soncini. Raccolti 320 euro, altri 160 euro in beneficenza per la piccola Rebecca

REGGIO EMILIA – Oltre 50 persone a Cavriago, lunedì sera, alla cena di debutto del Comitato referendario “Basta un sì”, che per l’occasione ha ospitato Ottavia Soncini. Raccolti 320 euro, altri 160 euro devoluti in beneficenza per la piccola Rebecca.
E’ stata un successo la “pizzata” con cui il Comitato di Cavriago per il “sì” al Referendum costituzionale si è presentato ai cittadini e ha ripercorso le ragioni per una scelta consapevole di sostegno alle riforme.

Lunedì sera alla Pizzeria al Parco si sono riunite oltre 50 persone, non solo iscritti al Pd, che hanno risposto all’appello del gruppo nato attorno a Francesca Bedogni e che si sta impegnando sul territorio per far conoscere i contenuti della proposta riformatrice. Al termine della cena sono stati raccolti 320 euro; 160 sono stati devoluti in beneficenza alla piccola Rebecca, una bimba ammalata la cui famiglia ha lanciato un appello ai cavriaghesi per raccogliere fondi ed aiutarla nel difficile percorso di cura.

All’iniziativa del Comitato “Basta un sì” ha preso parte Ottavia Soncini, consigliera regionale e vice presidente dell’Assemblea legislativa, nei panni di accesa sostenitrice del sì al Referendum. “Non votare significa dare una delega in bianco e far scegliere gli altri. Dobbiamo invece andare avanti con le riforme – ha sottolineato Soncini – Prima di Renzi il Paese era bloccato. Mi sembra che ora, invece, il Parlamento sia come uscito da un incantesimo: sono state fatte riforme – ad esempio per l’occupazione e la Buona Scuola –, il Pil è in ripresa… Insomma l’Italia ha ricominciato a camminare e ha colto una serie di occasioni che sono state date dal Governo. La Riforma costituzionale prosegue in questa direzione”.

La consigliera ha poi citato Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti, cittadino onorario di Cavriago: “L’immobilismo della Carta non era contemplato dai Costituenti, che invece la vedevano come una cosa viva. Loro stessi in varie occasioni hanno affermato che la seconda parte della Costituzione sarebbe stata inevitabilmente soggetta a cambiamenti”. Dossetti in particolare, nel 1951, al Congresso dei giuristi cattolici, affermò che così come impostata la seconda parte della Costituzione italiana “porta a legiferare in modo raro e sporadico”. Un immobilismo che oggi l’Italia deve superare se vuole modernizzarsi e proseguire sulla strada della crescita. Soncini, ha quindi spiegato in modo semplice e convincente, punto per punto, la riforma, rimarcando come questa sia un’occasione da non perdere per un nuovo taglio delle spese della politica, ai vitalizi e alle prebende. Spese che sono state tra le “cause di illegalità e corruzione nel nostro Paese”.

Martedì sera, sempre a Cavriago, al Circolo  Kessel di via Guardanavona si è svolto “Cosa è la Costituzione”, primo di una serie di incontri che l’associazione giovanile “Quariegh in the road” propone in occasione del referendum. Il prossimo è in programma per lunedì 14 novembre alle ore 20,45: per discutere de “Le Motivazioni del Referendum” Andrea Tagliavini (sindaco di Quattro Castella, comitato per il sì) e Giulio Cavalli (per il no) risponderanno alle domande del giornalista Adriano Arati.

Sempre a Cavriago, ogni mercoledì (giorno di mercato) e domenica mattina in piazza Zanti c’è “Colazione con il sì”. Allo stand del Comitato, tra una fetta di torta e un caffè, si potranno chiedere spiegazioni sui contenuti della riforma e trovare materiali informativi.