Ragazzino down compra il biglietto sbagliato, controllore di Seta lo multa

4 ottobre 2016 | 21:49
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Ragazzino down compra il biglietto sbagliato, controllore di Seta lo multa

La storia di M. raccontata dalla madre su Facebook: “Non vuole più prendere il bus”. L’assessore Tutino: “Gravissimo, non avverrà mai più una cosa simile”

ALBINEA (Reggio Emilia) – Un ragazzino con la sindrome di Down è stato multato oggi da un controllore di Seta perché aveva sbagliato a fare il biglietto sulla tratta Reggio Emilia-Albinea. A segnalare l’episodio, su Facebook, la madre, A. Z., che racconta quello che è accaduto a suo figlio M.

Scrive la donna: “Oggi al ritorno da scuola, M. è stato multato sul mezzo di trasporto pubblico, ovvero il tram che va da Reggio Emilia ad Albinea. Nulla di strano, se non fosse che: M. aveva il biglietto, anzi il titolo di viaggio, ma il rivenditore non avendo evidentemente capito bene la sua richiesta, gliene ha erroneamente venduto uno valido soltanto fino a Canali, e non fino ad Albinea, sua destinazione finale. M. aveva anche timbrato il suddetto titolo di viaggio, cosa che, come sa chi abitualmente usufruisce del mezzo di trasporto,  non risulta essere semplice, visto il sovraffollamento del  tram a quell’ora”.

M. è affetto da sindrome di Down. La madre nel post sottolinea: “Stiamo lavorando molto sulla sua autonomia ed i mezzi di trasporto pubblici sono fondamentali in questo. A seguito di un episodio molto spiacevole accaduto a maggio 2015, mio figlio non voleva più prendere il tram. Abbiamo riprovato quest’anno, e le cose stavano andando bene. In effetti  M. ha fatto tutto con ordine e perizia, rendendoci  orgogliosi, esibendo il suo biglietto al controllore, che però ha deciso di multarlo”.

La madre ammette che “è giusto e doveroso che mio figlio venga trattato come tutti, anzi, è il nostro obiettivo, ma credo gli si potesse chiedere di acquistare un altro biglietto per differenza, o anche intero, visto che ha cercato di spiegargli che glielo avevano venduto così.  Il signore ha invece preferito mortificarlo multandolo, e facendogli firmare il verbale, cosa che vi assicuro non è semplice per M., specialmente su un mezzo in movimento”.

Le conseguenze dell’intransigenza del controllore rischiano di produrre grosse ripercussioni sui comportamenti del ragazzo. Scrive la madre: “Ora M. è rientrato a casa balbettando, faticando a spiegarmi l’accaduto perché agitato, e chiedendomi di non fargli più prendere il tram. Ha già ripetuto circa una decina di volte, che non sa fare niente perché ha la sindrome di Down, che non può prendere la patente e neanche il tram perché non sa comprare il biglietto corretto”.

Conclude con amarezza la donna: “Ci tenevo a congratularmi con il controllore per avere rimpinguato le casse di Seta con i 66 e rotti euro della nostra famiglia, per avere vanificato il lavoro di anni sulla autonomia e per avere reso la giornata di mio figlio molto triste. Mi auguro che mostri la stessa solerzia con tutti gli utenti, in particolare non chi quotidianamente sale sul tram senza titolo di viaggio. Nonostante gli entusiasmi per le vittorie olimpiche, i grandi proclami, le giornate mondiali e nazionali, le foto ed i video più o meno commoventi, è sempre molto avvilente constatare come la diversa abilità esca sconfitta dal confronto con la quotidianità. Dimentichiamo spesso che ognuno dei nostri ragazzi ha un nome ed un cognome, è figlio o figlia, marito, moglie, fratello o sorella con una storia e tanta sensibilità e tenacia nel vivere  una vita di grandi sfide a scuola, nello sport, sul lavoro”.

Della vicenda è stato informato l’assessore alla Mobilità, Mirko Tutino, che è intervenuto nella lunghissima discussione di utenti indignati che ne è seguita su Facebook. Ha scritto l’assessore: “Buonasera. Quanto avvenuto è gravissimo. Ho già parlato questa sera col direttore e col presidente di Seta. Faranno quanto è necessario con l’accertatore che verrà immediatamente convocato. Ho avuto da un amico comune il suo numero e domattina sarà immediatamente contattata. Da papà esprimo la mia solidarietà a suo figlio e mi impegno perché un simile fatto non avvenga mai più. Questa sera ho sentito anche il sindaco di Albinea Nico Giberti ed insieme seguiremo la vicenda”.