L’Appendino designa il reggiano Bagnacani presidente di Amiat

30 settembre 2016 | 17:14
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L’Appendino designa il reggiano Bagnacani presidente di Amiat

E’ a capo dell’azienda rifiuti di Torino partecipata all’80% da Iren. Un risarcimento per l’ambientalista fatto fuori dal Cda della multiutility da Pizzarotti, nell’aprile di quest’anno, per fare entrare l’architetto Isabella Tagliavini

REGGIO EMILIA – Di nuovo un incarico, questa volta in una società controllata all’80 per cento da Iren, per il reggiano Lorenzo Bagnacani. Il sindaco 5 stelle Chiara Appendino lo ha scelto come nuovo presidente di Amiat, l’azienda rifiuti del comune di Torino dato che, per statuto, il presidente è scelto dal comune della Mole. La scelta è caduta sul reggiano tra 190 candidati che avevano inviato il curriculum via mail, dieci dei quali convocati dalla Appendino per un colloquio.

La nomina della Appendino per Bagnacani, 45 anni, sposato con due figli, specialista e consulente  in tematiche ambientali, in particolare ciclo dei rifiuti e fonti rinnovabili di energia, sembra quasi una sorta di risarcimento dopo che il reggiano era stato defenestrato dal Cda, nell’aprile di quest’anno da Pizzarotti, per fare posto a una sua protetta, l’architetto Isabella Tagliavini.

Bagnacani conosce molto bene la multiutility reggiana ed è considerato vicino al Movimento Cinque stelle. Era stato messo nel cda di Iren da Pizzarotti per essere l’uomo che avrebbe dovuto far chiudere l’inceneritore di Ugozzolo. In realtà poi l’inceneritore rimase e addirittura Iren chiese l’aumento della potenzialità dell’impianto che non fu autorizzata dagli amministratori pubblici. Bagnacani non rese mai pubblico il suo voto sul piano industriale di Iren.

Nel febbraio del 2013 fu nominato vicepresidente di Iren per sostituire Luigi Villani dimessosi a seguito dell’arresto per l’inchiesta Public Money. Qualcuno fece notare che potevano esserci dei problemi di incompatibilità con quella carica dato che Bagnacani  era anche amministratore delegato di un’azienda operante nel settore delle energie rinnovabili e di una società di consulenza e comunicazione ambientale, una delle quali intrattiene rapporti commerciali con Iren (Idecom Srl e Greenvision ambiente Photo solar). Quattro mesi dopo si dimise da vicepresidente anche se ha sempre negato il conflitto di interesse.

Oltre ad essere stato consigliere di amministrazione di Iren, Bagnacani era stato nominato presidente di Iren Acqua Gas, ma quando questo ramo della multiutility è entrato a far parte della nuova Ireti, dal 1° gennaio 2016, Bagnacani è rimasto senza incarichi, pur essendo stato apprezzato nel suo lavoro. Ora ci ha pensato la Appendino che ha chiamato il reggiano a guidare un’azienda strategica per Torino che gestisce un importante termovalorizzatore.