Cavriago, il Comune paga i lavoratori con i voucher: la Cgil insorge

15 settembre 2016 | 19:07
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Cavriago, il Comune paga i lavoratori con i voucher: la Cgil insorge

Si tratta di due disoccupati che verranno destinati all’ufficio tributi per 480 ore con un compenso di 4.800 euro. Il sindacato: “Così svilite i lavoratori”

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Lavoratori pagati con i voucher nel Comune di Cavriago. La denuncia arriva da Salvatore Coda, della funzione pubblica della Cgil che mette nel mirino un bando di selezione per due figure da adibire all’Ufficio tributi del Comune. Scrive Coda: “Siamo rimasti sconcertati nell’ apprendere che le due figure in questione, particolarmente qualificate stando ai requisiti richiesti nel bando di selezione, saranno remunerate con voucher del valore di 10 euro lordi ciascuno. Riteniamo sbagliata questa scelta, improntata allo stile low cost, della Giunta sulla quale non possiamo esimerci dall’ esprimere un giudizio assolutamente negativo sul piano dell’ opportunità politica e di quella amministrativa”.

In particolare i due lavoratori, che sono disoccupati, verrebbero impiegati per 480 ore complessive per un importo complessivo, deliberato dalla giunta, di 4.800 euro di spesa. Pare che il Comune di Cavriago abbia già usato questo tipo di strumenti per altri lavoratori e che non sia l’unico ad utilizzare questo tipo di pagamento fra gli enti locali in questa provincia.

Scrive Coda rivolgendosi al sindaco Paolo Burani: “Sul piano politico osserviamo che la giunta che lei presiede avrebbe potuto, pur nel rispetto dei vincoli finanziari vigenti e di merito, contro cui la Cgil e la Fp-Cgil si sono sempre battute raccogliendo un milione e mezzo di firme per un referendum abrogativo del lavoro accessorio, orientarsi verso soluzioni diverse che avrebbero potuto assicurare ogni tutela ai due lavoratori (malattia, ferie, copertura previdenziale, maternità etc.) e garantire loro una retribuzione adeguatamente proporzionata alla qualità ed alla quantità della prestazione lavorativa richiesta come la Costituzione repubblicana vuole”.

E aggiunge: “Utilizzare lo strumento normativo più “povero”, sia in termini economici che contenutistici, che l’ ordinamento mette a disposizione non solo costituisce uno svilimento del lavoro materiale che sarà prestato ma, a ben vedere, costituisce principalmente uno svilimento del lavoratori in quanto persone che sono, per un evidente fatto naturalistico, indissolubilmente legate al loro lavoro. Svilire il lavoro pagandolo con un “pugno di riso” significa svilire la persona stessa che quel lavoro svolge”.

E conclude: “Sul piano dell’ opportunità amministrativa il nostro giudizio è altrettanto negativo; infatti secondo la procedura individuata dalla giunta non si costituirebbe, nel caso di specie, alcun rapporto giuridico tra le due figure in fase di selezione e l’ente comunale con la conseguenza di mettere a disposizione di soggetti totalmente estranei alla Pubblica amministrazione e per ciò senza alcun obbligo di riservatezza una serie di dati sensibili, quali quelli direttamente ed indirettamente connessi alle posizioni tributarie dei cittadini del Comune di Cavriago. Suggeriamo a lei ed alla sua giunta di rivedere la decisione adottata e di esplorare altre modalità di reclutamento del personale a tutela dei lavoratori, della cittadinanza e che sia in linea con il patrimonio storico e politico del Comune di Cavriago”.