Il vigile che ha estratto Giorgia: “Spero che dimentichi”

25 agosto 2016 | 20:00
Share0
Il vigile che ha estratto Giorgia: “Spero che dimentichi”

La bimba è stata operata e sta bene. La sorellina non ce l’ha fatta, vivi i genitori. Molti altri bimbi morti nei crolli

REGGIO EMILIA – E’ stata operata nella notte nell’ospedale di Ascoli Piceno, e sta bene, Giorgia, la bimba di 8 anni rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa a Pescara del Tronto e salvata ieri sera. I vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare alla piccola intorno alle 20, dopo aver individuato la zona della sua cameretta. La sorella della bambina, di 10 anni, era stesa accanto a lei ma non ce l’ ha fatta. “Spero che Giorgia si ricordi poco di qui, anzi spero che dimentichi tutto”, dice all’Ansa e al Tg1 Angelo Moroni, il vigile che ieri ha estratto la piccola dalle macerie. “E’ stata una grande gioia, dentro mi rimarrà un bel risultato”, dice con le lacrime agli occhi il caposquadra di Pesaro e Urbino. Per tirare fuori Giorgia dall’ammasso di detriti “abbiamo scavato a mani nude per ore”.

Giorgia è rimasta sepolta quasi tutta la giornata in uno dei punti più disastrati di Pescara del Tronto. Accanto a lei i volontari hanno trovato il cadavere della sorella. Estratti vivi anche i genitori. Giorgia appena fuori “voleva bere, ha reagito bene”, racconta Moroni. Per arrivare a lei, quando i soccorritori hanno percepito il suo respiro, hanno lavorato con grande delicatezza per estrarla. “In quei momenti non ragioni – continua Moroni – vai avanti per ore senza sentire sete e fatiche. Siamo stati certi che fosse salva solo quando l’abbiamo messa sulla barella e i medici l’hanno trasportata via. Poi è esplosa fragorosa la nostra gioia per questo grande risultato”.

Bimbi come vittime di guerra
“Come se ci fosse stato un bombardamento”, ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in visita ad Arquata del Tronto, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto disastroso che dalla notte scorsa sta facendo tremare il centro Italia. E come in un bombardamento le macerie hanno inghiottito decine di vite, tra cui quelle di tanti bambini, che sono stati sentiti urlare e piangere sotto i detriti, ricoperti di polvere proprio come nelle immagini delle guerre in Medio Oriente. Anche qui ora, tra Marche, Lazio e Umbria, terre ben più sicure, ci sono tanti piccoli Omran, il bimbo di Aleppo la cui foto ha fatto il giro del mondo. I bambini del sisma, però, erano fino a ieri figli e nipoti felici, molti in vacanza dai nonni nei borghi lasciati dai più giovani in cerca di opportunità nelle città, soprattutto a Roma. Piccoli centri semi deserti d’inverno ma che d’estate si ripopolano, per effetto del cosiddetto “turismo di ritorno”.