“Seta” potrebbe rinunciare a Parma

28 giugno 2016 | 17:30
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“Seta” potrebbe rinunciare a Parma

Il presidente dell’azienda trasporti rivela che probabilmente non si presenteranno Oltre Enza alla gara per il Tpl, e contesta l’opportunità della gara

REGGIO EMILIA – Seta potrebbe non presentare nessuna offerta nella gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico a Parma, i cui termini scadono il  4 luglio. Lo rivela oggi il presidente Vanni Bulgarelli spiegando di aver chiesto dei chiarimenti alla stazione appaltante (l’Agenzia per la mobilità parmense Smtp) in merito “ad una serie di elementi contenuti nel bando che non ci consentono di fare in modo compiuto l’offerta”.

L’ostacolo arriva dopo che l’azienda di trasporto di Reggio, Modena e Piacenza si era già “prequalificata” alla gara, rispondendo alla richiesta imposta da oltre Enza. “Noi speriamo – commenta Bulgarelli- che questi chiarimenti arrivino presto. Altrimenti il cda di Seta (già convocato per il prossimo venerdì, ndr) valuterà se in questo momento è opportuno per l’azienda presentare un’offerta”.

Bulgarelli non nasconde però il suo disappunto per la scelta di rinnovare l’affidamento del tpl in molte province dell’Emilia-Romagna. “Le gare sono una scelta che è stata fatta e su cui io continuo ad avere molte perplessità perché questo non è un mercato regolato ancora in modo opportuno. Mi riferisco ad un contesto normativo che vede molte questioni aperte: dal decreto Madia in approvazione che prevede punti specifici anche sulle gare, al fatto che alcune Agenzie che avrebbero dovuto fondersi diventando un’unica stazione appaltante non lo hanno fatto, fino alla diversità dei bacini serviti”. Insomma “una situazione che avrebbe potuto consigliare di aspettare ancora un attimo per le gare”.

Quello che è peggio, secondo il presidente di Seta, “è, come per tutte le aziende, l’incertezza: noi ad esempio abbiamo un piano di investimenti molto impegnativo: 80 autobus di cui 40 usati e 40 nuovi che abbiamo già deliberato di comprare e non sappiamo se nel 2017 nel 2018 e nel 2019 saremo ancora noi a gestire il servizio. Per il mandato che abbiamo ricevuto, dobbiamo comportarci come se sarà così”. Conclude Bulgarelli: “Penso che le gare si fanno per dare dei benefici ai cittadini. In questo caso la domanda che mi pongo è: qual è il beneficio?”.