Ragazza bruciata viva, l’ex dal carcere: “Ora ho paura”

31 maggio 2016 | 20:15
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Ragazza bruciata viva, l’ex dal carcere: “Ora ho paura”

Sara Di Pietrantonio, la giovane di 22 anni, si era lasciata da due giorni con il fidanzato Vincenzo Paduano che poi l’ha uccisa dandole fuoco. La giovane ha chiesto aiuto in strada ma nessuno si è fermato

REGGIO EMILIA – “E’ stato un momento. Ora ho paura”. E’ quanto avrebbe detto Vincenzo Paduano, fermato per l’omicidio della sua ex Sara Di Pietrantonio, bruciata viva da lui, a chi ha avuto modo di parlare con lui qualche istante in carcere. Il 27enne si trova in una cella singola del carcere romano di Regina Coeli ed è sorvegliato a vista 24 ore su 24.

Secondo quanto rilevato dagli inquirenti ci sarebbero stati sette giorni di silenzio prima del terribile omicidio. Vincenzo Paduano si era come eclissato per poi apparire sabato sera a casa di Sara e dopo una lite mettere nella notte in atto l’atroce delitto. Lo hanno appurato gli investigatori. Dopo la ‘rottura’ con Vincenzo Paduano, Sara Di Pietrantonio ha continuato ad avere contatti soprattutto via sms con il suo ex. Dal ragazzo arrivavano sms di minacce ma la studentessa non aveva confidato a nessuno il tono vessatorio dei messaggi ricevuti.

L’uomo ha negato per otto ore, ma alla fine di un interminabile interrogatorio l’ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria trovata morta all’alba di domenica all’estrema periferia di Roma, è crollato. “Sì l’ho uccisa io. Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro” avrebbe detto, in lacrime, Vincenzo Paduano agli inquirenti che lo hanno fermato con l’accusa di omicidio volontario premeditato aggravato dallo stalking.

In sostanza un femminicidio. Un delitto “atroce”, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra Mobile, commesso perché il 27enne non si rassegnava alla fine della storia e non accettava che lei frequentasse un altro.
La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida del fermo di Vincenzo Paduano. Il pm Maria Gabriella Fazi sollecita anche l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario premeditato e stalking. L’udienza di convalida, con interrogatorio di garanzia dell’indagato, dovrebbe tenersi domani o venerdì prossimo. Il pm Maria Gabriella Fazi ha incontrato stamane in Procura la madre di Sara Di Pietrantonio.

Secondo la ricostruzione degli investigatori Paduano, vigilantes 27enne, quella sera faceva servizio di portierato in zona, ma ha lasciato il lavoro e ha aspettato Sara sotto casa del suo nuovo ragazzo, un ex compagno di scuola che frequentava da pochissimo. Prima che la ragazza risalisse in macchina per tornare a casa, si è allontanato precedendola nel tragitto che avrebbe fatto. Poi, quando è arrivata su via della Magliana si è fatto superare e l’ha affiancata, stringendola a bordo strada per costringerla a fermarsi. Come una furia è salito in macchina e, dopo un’accesa lite, avrebbe tirato fuori l’alcol spargendolo sulla macchina e addosso alla ragazza. Sara, terrorizzata, è scesa dall’auto e ha iniziato a scappare chiedendo disperatamente aiuto agli automobilisti che passavano, ma nessuno si è fermato. Così il suo assassino l’ha inseguita e le ha dato fuoco. Poi è tornato al lavoro. Proprio dove è stato prelevato dagli agenti della mobile che lo hanno condotto in questura. Quando è uscito dai loro uffici, era accusato dell’omicidio di Sara.