Stroncato giro di usura ed estorsioni: due arresti

1 aprile 2016 | 11:05
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Stroncato giro di usura ed estorsioni: due arresti

Il 50enne reggiano e il 47enne cutrese finiti ai domiciliari per usura e tentata estorsione sono stati accusati di praticare interessi fino al 1.400%

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – I carabinieri della aliquota operativa della compagnia di Reggio, coadiuvati dai militari di Cavriago, Bibbiano e Sant’Ilario d’Enza, hanno stroncato un giro di usura e di estorsione arrestando un reggiano e un calabrese.

Il gip del tribunale di Reggio Emilia, accogliendo le richieste del sostituto procuratore Luisa Serranti, sostituto presso la Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri, ha disposto gli arresti domiciliari per concorso in usura e in tentata estorsione nei confronti del 50enne reggiano Dante Bigi e del 47enne cutrese, Domenico Spagnolo, entrambi residenti a Reggio Emilia.

Secondo i capi di imputazione il reggiano come intermediario e il calabrese come usuraio, in concorso tra loro, nel gennaio scorso sarebbero intervenuti entrambi per la restituzione di un prestito di 3mila euro (fatto a un bibbianese che lavora a Cavriago nel novembre 2015) e per sollecitare il pagamento degli interessi del capitale, e si sarebbero fatti promettere e dare interessi usurari anche nella misura di oltre il 1.400% in corrispettivo della somma prestata a un reggiano. I due, a fronte di una somma di 3mila euro, avrebbero preteso, oltre alla somma iniziale, ben 1.500 euro di interessi e altri 6mila euro. Quindi diecimila euro in tutto. Per ottenere la somma profitto dell’usura Spagnolo avrebbe anche minacciato la vittima di morte.

Le indagini sono iniziate quando i tre si sono incontrati a Cavriago, il 4 febbraio scorso, e hanno iniziato a litigare. In seguito a questo la vittima dell’estorsione ha chiamato i carabinieri mentre gli estorsori sono fuggiti. I militari hanno rintracciato Bigi e Spagnolo e quest’ultimo ha mostrato loro uno scritto, che gli investigatori reputano falso, in base al quale la vittima avrebbe dovuto dare loro i soldi per dei lavori eseguiti nella sua casa di Bibbiano da parte di Spagnolo. Da lì sono inizate le indagini e le intercettazioni che poi hanno portato all’arresto dei due.

Il calabrese sarebbe responsabile anche di un altro episodio di usura (con interessi di oltre l’800% e il 300%) nei confronti di un  albanese giocatore patologico e del reato di tentata estorsione nei confronti di un altro albanese costretto con minacce di morte a restituire il prestito che il calabrese li aveva fatto.

“Ci rivolgiamo alle altre vittime – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, il colonnello Antonino Buda –  invitandole a parlare e a denunciare questi gravi reati. Solo così si potrà liberare il campo da questo fenomeno delittuoso che, lo ricordiamo sempre, è estremamente diffuso nel nostro territorio a fronte di denunce che sono veramente poche”.