Volontariato in lutto, si è spento Antonio Verona

28 marzo 2016 | 00:25
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Volontariato in lutto, si è spento Antonio Verona

Dirigente della Padana Tubi, e storico presidente della Croce Rossa di Guastalla dal 1979 al 2003. Ha fondato il primo nucleo di Protezione civile della nostra provincia. Martedì le esequie

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Storico dirigente della Padana Tubi, insignito della “Stella al merito del Lavoro”, e pilastro del volontariato della Bassa. Si è spento a 71 anni Antonio Verona, instancabile promotore di iniziative a favore della comunità e presidente del comitato della Croce Rossa di Guastalla dal 1979 al 2003. Grazie alla sua dedizione e al suo impegno, il Comitato si è sviluppato e strutturato nel tempo sino ad diventare esempio a livello nazionale con l’istituzione della “Opsa”, il corpo speciale degli “Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua”. Grazie a lui è nato anche il primo gruppo di Protezione Civile ella nostra provincia.

“Uomo di grandissimo valore, durante gli anni della sua presidenza ha ispirato più di una generazione di volontari ai principi del servizio”, così lo ricorda la Cri di Guastalla.

I funerali si svolgeranno domani (martedì 29 marzo) alle ore 9,45 partendo dalle camere ardenti dell’ospedale di Guastalla per la Chiesa dei Servi, dove sarà celebrata l’Eucarestia di commiato. Oggi alle 18 presso le camere ardenti verrà recitato il rosario. I familiari fanno sapere che eventuali offerte (niente fiori) andranno devolute alla Cri di Guastalla. Il dottor Verona lascia i fratelli Giuseppe e Nene, i nipoti Antonio Paolo, Francesco e Giovanni.

La Croce Rossa a Guastalla nacque negli anni ’70 come delegazione della Cri di Reggio, con il volontario Carletto Derlindati inviato a strutturare il gruppo. Tra i primi ad entrare anche Enrico Masini, detto “il Ciuffo”. E’ il 1978 quando Reggio chiede a Guastalla di reperire il denaro per acquistare un’ambulanza. I volontari insieme a Verona si mobilitano. Il dirigente mette a frutto tutti i suoi contatti e insieme alla signora Magnani (moglie dell’allora direttore del Bsgsp) coinvolge le maggiori aziende del territorio nell’iniziativa: Padana Tubi, naturalmente, ma anche Smeg. Ed è proprio il presidente della Smeg, Bertazzoni, che propone di aprire una sede della Cri a Guastalla. Verona e i volontari si mobilitano, e in breve si concretizza il sogno:  è il 2 giugno 1979 quando un decreto del presidente del consiglio (allora era Craxi) istituisce il sottocomitato della Cri di Guastalla. Due giorni dopo iniziano i servizi, che inizialmente saranno solo di soccorso ed emergenza-urgenza sanitaria, ma che col tempo si articoleranno anche in attività di assistenza sociale e promozione della salute.

La prima prova importante è il terremoto in Irpinia, con Guastalla che invia in missione un gruppo di volontari con una Fiat 600 trasformata in ambulanza. La strada è stata lunga e difficile, ma grazie all’opera del dirigente il comitato locale cresce rapidamente in qualità e qualità dei servizi e dei volontari reclutati.

Il dottor Verona segue la crescita e lo sviluppo dell’associazione, attraverso tappe fondamentali quali l’istituzione della Opsa, del gruppo cinofilo, e la costruzione della nuova sede di via Allende; lo stabile avrebbe ospitato anche l’Avis e l’Aido. Nei primi anni ’90 l’opera costò un miliardo di lire, reperiti grazie alla instancabile opera di coinviolgimento di tutte le realtà locali operata da Verona (e a tante iniziative festose rivolte alla cittadinanza). L’inaugurazione avvenne il 13 settembre 1992.

Verona si è prodigato anche per l’istituzione delle sedi Cri di Novellara e Reggiolo.