Seta, utile di 3 milioni di euro ma gare a rischio

16 febbraio 2016 | 14:56
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Seta, utile di 3 milioni di euro ma gare a rischio

L’azienda si appella al senso di responsabilità del personale: recapitato interesse per Parma

REGGIO EMILIA – L’azienda dei trasporti pubblici di Modena-Reggio-Piacenza, Seta, chiude anche il 2015 in utile (previsto pari a oltre tre milioni di euro), ma non basta: per vincere le prossime gare della gestione del servizio in Emilia bisognera’ recuperare efficienza e ottimizzare le risorse, dopo il ”buco” di 3,5 milioni del 2012 per l’unificazione dei tre bacini.

“Le gare per noi sono vitali”, dice oggi il management aziendale in conferenza stampa nella sede di Modena. Dopo anni di proroghe, questa volta si dovrebbe fare sul serio. Nel 2016 tocca nell’ordine ai bacini di Piacenza, Modena e Reggio, senza dimenticare Parma tuttora servita dalla spa locale Tep: sullo sfondo, ancora lontano, c’e’ lo scenario di un’unica possibile societa’ regionale, tenendo conto pero’ delle difficolta’ della romagnola Start e del fatto che Bologna-Ferrara sono servite fino al 2019 con Tper.

In ogni caso, nell’Emilia centrale e occidentale chi vincera’ si aggiudichera’ il servizio per altri nove anni piu’ tre, rinnovabili; il contratto di servizio vale solo a Modena 25 milioni di euro, piu’ o meno come a Parma, mentre Reggio e Piacenza seguono con importi minori. Intanto, Seta ha consegnato una prima manifestazione d’interesse per la gestione del servizio tpl a Parma, il bacino che ancora manca (da marzo la lista completa delle manifestazioni sara’ pubblica, entro febbraio dovevano arrivare le prime disponibilita’).

“Ma e’ piu’ un’opportunita’ che altro”, dice sorridendo il presidente Seta Vanni Bulgarelli, che stamane in conferenza indossa una cravatta ”ducale” giallo e blu (che sono anche i colori di Modena). “Se non dovessimo vincere? È uno scenario che non vogliamo nemmeno prendere in considerazione”, taglia corto il direttore generale Seta Roberto Badalotti, reggiano, facendo capire che la situazione e’ delicata.

“Le gare bisogna vincerle, e si vincono se si e’ competitivi”, rilancia Bulgarelli. Certo, rispetto al passato la musica e’ cambiata: i 600.000 euro di agevolazioni fiscali sugli Euro 2 non ci saranno piu’; il Governo taglia (meno sette milioni per tutta l’Emilia-Romagna, fino a -400.000 euro per Seta); il prezzo del carburante prima o poi risalira’. Se vincessero altri concorrenti rispetto ai gestore attuali, dagli stranieri come Arriva fino ai piccoli gruppi locali riuniti per l’occasione, personale (non i dirigenti) e mezzi passeranno in carico al neo gestore, ma ad esempio “senza l’obbligo di mantenere il contratto di secondo livello”.

Un mese e mezzo fa, per dire, in Seta c’e’ stato il rinnovo del contratto, costato all’azienda un paio di milioni, che prevede in media 100 euro in busta paga in piu’ ad autista. “Ora chiediamo il massimo impegno sul lavoro per far star meglio l’azienda. Chiediamo meno assenteismo e meno ore di straordinario, ad esempio. Se le gare le vincono i privati non credo i lavoratori staranno meglio… ma la nostra porta e’ libera in entrata e in uscita”, avvisa Bulgarelli. Il costo per personale vale 44 milioni a bilancio, e’ la prima voce di spesa dopo il carburante (10). In ogni caso, anche adesso si sta procedendo con le assunzioni: il turnover degli autisti ne segna una quindicina in arrivo, oltre a cinque meccanici e un responsabile di stabilimento a Modena.

Sul ”concorsone’ che sta facendo un po’ discutere a Modena, Badalotti e Bulgarelli minimizzano: “Copiano tutti? Copiano male, allora: alla prima prova gli idonei sono stati 293 su 800, seguiranno poi un test psicoattitudinale e una prova pratica. Non abbiamo ricevuto ricorsi: se qualcuno lo fara’ procederemo, ad una verifica. Ci sembra piu’ che altro un’iniziativa di qualche bocciato…”.

Intanto, ecco i numeri Seta del preconsuntivo 2015 che fanno dire al Cda di essere “un’azienda sana e affidabile”, dopo le perdite di qualche anno fa che ancora si fanno sentire: passeggeri +4,85% (55,3 milioni di unita’, record), vendite di biglietti e abbonamenti +7,5%. Le sanzioni ai viaggiatori risultano in aumento (110.000, +25% sul 2014) e registrano piu’ o meno un milione di euro di incasso.

Il parco mezzi, che conta ancora tanti veicoli datati nonostante un’eta’ media al di sotto del trend nazionale (meno di 12 anni contro quasi 13), conta 810 bus: 26 sono stati messi in servizio nel 2015 con 3,9 milioni di investimenti (2,9 autofinanziati e uno di contributi), che nel periodo 2012-2015 risultano pari a 30 milioni (9,7 di risorse pubbliche) con 122 mezzi immessi. Entro la primavera di quest’anno, tra l’altro, partira’ la app Seta per gli smartphone tramite cui verificare la posizione degli autobus in tempo reale (Fonte Dire).