La Destra in piazza Martiri, la sinistra insorge: tensione alle stelle

9 gennaio 2016 | 17:21
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La Destra in piazza Martiri, la sinistra insorge: tensione alle stelle

Due manifestazioni, sabato prossimo, a poca distanza l’una dall’altra. Aq 16 e Sel: “Un affronto alla nostra memoria”. Il sindaco Vecchi: “Sull’antifascismo Reggio ha la schiena dritta e non concede spazi di mistificazione a nessuno”. Il presidente della Provincia Manghi: “Non cadremo nella trappola di questa becera provocazione”

REGGIO EMILIA – Quella di sabato 16 gennaio si preannuncia come una giornata calda sul fronte dell’ordine pubblico. In quella giornata, infatti, dalle 10 alle 13,30, in piazza Martiri del 7 Luglio, nella zona antistante la Banca d’Italia, si svolgerà la manifestazione “Libertà e Orgoglio della Destra reggiana contro 70 anni di potere di Sinistra”.

Dall’altra parte il centro sociale Aq16 organizzerà, nello stesso giorno e alla stessa ora, una manifestazione di segno opposto a cui parteciperà anche Sel. La manifestazione si concentrerà alladi porta Santa Croce alle 10 per terminare in piazza del Monte verso le 13.30 e quindi a pochi metri di distanza da piazza Martiri del 7 Luglio.

La manifestazione della Destra
Quella organizzata dalla Destra è un’iniziativa che vede la partecipazione delle principali personalità e realtà politiche e associative della città di Reggio Emilia che si identificano con la Destra politica: in particolare aderisce Fratelli d’Italia e gli esponenti di Forza Italia in Consiglio comunale e provinciale, consiglieri comunali di opposizione di Destra nei Comuni della Provincia, le associazioni culturali Centro Studi Italia e Pietro e Marianna Azzolini, il Nucleo Sociale Mag. Scrivono gli organizzatori: “L’iniziativa si propone di segnalare alla cittadinanza la Destra politica reggiana con la sua tradizione, i suoi temi, la sua azione in una città che vede la Sinistra al potere da 70 anni”.

In particolare verranno presentati i temi più cari alla destra reggiana quali la contestazione dei crimini partigiani, la politica di forte immigrazione, la sistematica occupazione ed egemonizzazione delle istituzioni politiche, sociali ed economiche. Verrà portata solidarietà al consigliere comunale di Reggiolo Manuel Negri ed agli altri giovani indagati per iniziative contro la legislazione sull’immigrazione e di denuncia della violenza partigiana.

La manifestazione di Aq16
Alla Destra replica Aq16 che scrive: “Siamo stati testimoni in questi ultimi mesi della messa in campo di azioni propagandistiche notturne promosse da organizzazioni della destra in città ed in provincia: striscioni sui ponti, azioni contro sedi di partito e strutture di accoglienza per migranti, picchetti davanti ad istituti scolastici e, cosa gravissima, atti di vera e propria intimidazione compiuti a casa di un noto esponente di Sel. Oggi risulta chiaro che questa escalation sia un segnale del tentativo dell’estrema destra, storicamente debole in città, di creare un terreno favorevole per un rilancio confortata dal successo che queste formazioni stanno avendo in tutta Europa”.

Aggiunge il Centro sociale: “Se è vero che le azioni fino ad ora compiute in provincia di Reggio sono state fatte da organizzazioni differenti tra loro, risulta altresì lampante come la manifestazione “Libertà ed orgoglio della destra reggiana contro 70 anni di potere della sinistra”  lanciata per sabato risulta la prima prova di piazza di questo coagulo destroide che unisce esponenti ex missini, ex alleanza nazionale, storici revisionisti come Luca Tadolini, movimenti di matrice naziskin e il noto alle cronache consigliere comunale reggiolese Manuel Negri. Proprio le vicende giudiziarie di Negri, appartenente a Progetto Nazionale ovvero il vestito buono del Veneto Front Skinhead, sotto inchiesta per la presunta partecipazione ai blitz nelle sedi di Pd e Caritas, hanno dato il La all’indizione della manifestazione dell’orgoglio di destra”.

Sel: “Un affronto alla nostra memoria”
Con il centro Aq16 anche Sel Reggio Emilia che “esprime grande preoccupazione per l’iniziativa lanciata dai fascisti reggiani il 16 gennaio. Dare l’autorizzazione ad una manifestazione del genere ha poco di democratico, ha molto di anticostituzionale”. E aggiunge: “Diciamo questo perché scendere in piazza manifestando ‘l’orgoglio fascista’ va contro i principi della nostra Repubblica. Basta scorrere i social per rendersi conto dei toni utilizzati dagli attivisti di destra, i quali parlano di “marciare per non marcire”, “Reggio Emilia come Colonia”. In piazza ci saranno dagli ex Msi a Progetto Nazionale, dai nuovi camerati al consigliere comunale di Forza Italia coinvolto nelle indagini Aemilia. Altro gravissimo affronto che questo gruppo di fascisti vuole perpetrare ai danni di tutta la città è l’insulto alla nostra Memoria: dalla memoria della Resistenza alla memoria dei Martiri del 7 Luglio (per loro quella è piazza Cavour). Sarà un tripudio di camicie nere, di saluti romani, di insulti agli immigrati, di nostalgia nera. E’ davvero ammissibile tutto questo? Come gruppo consiliare abbiamo già chiesto al Sindaco di esprimersi e di condannare questa pericolosa operazione nostalgia, come Sel parteciperemo attivamente al corteo AntiFascista di sabato 16, organizzato con tante realtà reggiane per ribadire che non ci può essere spazio per i propagatori d’odio. Lo faremo sperando in una grande mobilitazione pacifica delle forze democratiche reggiane”.

Il sindaco Vecchi: “Sull’antifascismo Reggio ha la schiena dritta e non concede spazi di mistificazione a nessuno”
La condanna del sindaco arriva tramite Facebook: “Leggo al termine di una bella iniziativa a Casa Cervi i proclami aberranti di un gruppo di destra estrema che si accinge a manifestare a Reggio Emilia. Reggio è città medaglia d’oro della Resistenza. I 70 anni che abbiamo alle spalle sono stati anni di libertà per tutti i cittadini italiani grazie all’antifascismo. Non abbiamo la memoria corta: avesse prevalso il nazifascismo ci sarebbero stati solo morti, rastrellamenti e persecuzioni; nessuna democrazia, nessuna possibilità di espressione, né dignità umana. La credibilità delle istituzioni dipende da tanti fattori, in primo luogo l’onestà, e dalla competenza di chi amministra la cosa pubblica, ma dipende anche e soprattutto dalla consapevolezza verso la storia e la memoria. Le nostre istituzioni sono tali perché figlie del senso profondo di una lunga storia, appunto. Che le destre combattano politicamente la sinistra è naturale. Che ciò avvenga con manifestazioni che richiamano ed evocano momenti drammatici dell’Italia e dell’Europa è però inaccettabile. Di fronte alla stupida provocazione è sano reagire con indifferenza, ma quando la provocazione tocca certe corde è opportuno reagire con il richiamo dovuto. Ce lo ricordava, fra gli altri, il presidente Sandro Pertini. Quella manifestazione evoca anni e valori per noi inconcepibili. Quella piazza è intitolata ai Martiri del 7 luglio perché lì è successo qualcosa di ben preciso e di molto grave. Sull’antifascismo Reggio ha la schiena dritta e non concede spazi di mistificazione a nessuno”.

Il presidente della Provincia Manghi: “Non ho dubbi che Reggio Emilia non cadrà nella trappola di questa becera provocazione”
Sulla vicenda interviene anche il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, che scrive: “È veramente triste constatare come ancora oggi, nonostante quello che la storia del passato e la drammatica attualità dell’oggi ci insegnano, ci sia ancora chi propugna slogan antiquati e, soprattutto, cerca in modo provocatorio di acuire tensioni. Nessuno vuole ovviamente togliere il diritto alla destra di manifestare il proprio pensiero e di contestare politicamente la sinistra. Ma farlo con slogan tanto stantii quanto aberranti e con pubbliche manifestazioni in una piazza che è stata teatro della più grave tragedia che Reggio abbia vissuto dal Dopoguerra in poi, è davvero sconcertante. Proprio oggi all’Istituto Cervi ho preso parte a una bella iniziativa sulla necessità di mantenere ben salda nelle istituzioni la barra dell’antifascismo. Le nostre istituzioni, la nostra comunità sono fortemente e convintamente antifasciste e democratiche. Lo dice la storia della nostra Resistenza, lo dice la storia della Reggio repubblicana. Per questo non ho dubbi che Reggio Emilia non cadrà nella trappola di questa becera provocazione”.