Reggiolo, il consigliere Manuel Negri fra gli skinheads indagati

22 dicembre 2015 | 21:51
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Reggiolo, il consigliere Manuel Negri fra gli skinheads indagati

L’esponente di Ricostruire Reggiolo fra i protagonisti dei blitz contro le sedi Pd e Caritas. Il sindaco Angeli convoca d’urgenza il gruppo di maggioranza: “Gravissimo”

REGGIOLO (Reggio Emilia) – Il consigliere comunale di Reggiolo Manuel Negri è fra i sei indagati dei blitz neofascisti contro la Caritas e il Pd del 25 novembre scorso. A renderlo noto il Comune di Reggiolo stesso che esprime “stupore e sdegno per gli atti e le dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale del gruppo Ricostruiamo Reggiolo”.

Negri sarebbe dunque coinvolto nelle azioni contro lo ius soli, la “falsa carità” e la Resistenza e dunque fra i sei uomini, tra i 22 e i 41 anni, simpatizzanti dell’associazione Veneto Fronte Skinheads indagati per concorso in minacce gravi e, solo qualche giorno fa, perquisiti dalla Digos.

Subito dopo aver appreso i fatti, il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli ha convocato d’urgenza il gruppo di maggioranza per discutere del fatto e delle iniziative da intraprendere in consiglio comunale. “Atti e dichiarazioni come quelle di Negri – ha commentato Angeli – sono gravissimi e inconcepibili per un consigliere comunale. Questi sono gesti contro la Costituzione e contro la democrazia che lasciano senza parole: non c’è confronto, ma attacco e apologia del fascismo. Le dichiarazioni rilasciate pubblicamente da Negri sono imbarazzanti e, soprattutto, pericolose. Tutto questo sarà al centro del prossimo consiglio comunale”.

Lo scorso settembre alcuni gesti provocatori contro la memoria della Resistenza avevano scosso Reggiolo. Dopo le immagini comparse sulla vetrina della sede del partito di Rifondazione comunista, ignoti hanno avevano ripetuto il gesto sotto i portici che si affacciano su piazza Martiri, proprio dove si trova l’ex municipio.

Le immagini affisse ritraevano partigiani dopo la fine della guerra insieme a una donna catturata e oggetto di scherno. Sopra si leggeva la scritta “Resistenza? Infami”. Il presidente dell’Anpi di Reggiolo, Ivan Zanoni, aveva parlato del gesto come di un “becero tentativo di riscrivere la storia”.