Grissin Bon e la differenza tra basket e pallacanestro

15 dicembre 2015 | 09:29
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Grissin Bon e la differenza tra basket e pallacanestro

Grissin Bon e la solita, abbastanza stucchevole, lezione di “pallacanestro” al malcapitato avversario di turno

REGGIO EMILIA – Grissin Bon e la solita, abbastanza stucchevole, lezione di “pallacanestro” al malcapitato avversario di turno: in questo caso l’Enel Brindisi. Il fatto è che di queste “non” partite di serie A ormai ne sto vedendo ormai in continuazione. A Cremona era stata la Grissin Bon a non presentarsi. Ieri è stata l’Enel Brindisi.

Mentre cercavo di tenermi interessato a ciò che stavo osservando, una domanda continuava ad affiorare nel mio ormai lasso cerebro: se io fossi chi caccia i soldi per assicurarsi i diritti di questo spettacolo, sarei felice o no di aver messo i soldi (non tantissimi ma comunque sempre soldi sono) in una Lega che all’ora di pranzo della domenica offre una partita senza equilibrio, con un livello di scarsa spettacolarità? Che tipo di return of investment (ROI) ci può essere quando il livello è questo qua? Non lo so… Si sa come funziona in Italia. Molte decisioni vengono prese con scarsi fondamenti economici e molti fondamenti politici.

Certamente per l’utente finale – che è poi quello che paga – il paragone fra Sky e Rai non si fa neanche (siamo a galassie di distanza l’una dall’altra), ma poi, anche per il buon Bonfa (che ci ricorda sempre come sia bravo a sapere cos’è un pocket pass) e il buon Huguito (Sconocchini), passare un’ora e mezza della loro vita – non so quanto ben pagati  – a commentare qualcosa come quello visto ieri deve essere durissimo.

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