I segreti dei “cazzagai” ai civici musei

9 novembre 2015 | 16:38
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I segreti dei “cazzagai” ai civici musei

Mercoledì ai Musei, dalle 19 alle 20 si svolge un nuovo appuntamento del ciclo di incontri “Noi amiamo mangiare bene/30 eccellenze della nostra tavola”

REGGIO EMILIA – Mercoledì al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia (via Spallanzani 1), dalle 19 alle 20 si svolge un nuovo appuntamento del ciclo di incontri “Noi amiamo mangiare bene/30 eccellenze della nostra tavola”, dedicato al “cazzagai”. L’iniziativa è a cura di Sara Giannini (biologa nutrizionista, Igea Nutrizione), di Pierino Rossi (Proloco Trinità) e dello chef Andrea Davoli (Il Tagliere reggiano).

I cazzagai sono spesse fette di polenta e fagioli fritti in padella, in modo che si formi una crosta croccante. Nel territorio di Reggio Emilia, il consumo della polenta cominciò a diffondersi a fine Settecento, ma fino agli anni Cinquanta del secolo scorso veniva consumata quasi esclusivamente dalla gente delle campagne, perché saziava senza pesare sullo scarso bilancio familiare.

Il nome cazzagai (calza gatti), risale alla leggenda sulla loro nascita: si dice che una sera, una ‘rezdora’ stesse riscaldando dei fagioli in umido sulla stufa. Nel portarli in tavola inciampò nel gatto, e l’intero contenuto della teglia si rovesciò nel paiolo della polenta, che cuoceva nel caminetto. Nel dilemma se saltare la cena o tentare la sorte, la fame prevalse e i cazzagai riscossero un grande successo tra i commensali. In questo modo, la ricetta frutto di un errore si diffuse, di bocca in bocca, tra le campagne reggiane giungendo inalterata fino a oggi.