Trekking: pellegrinaggio green nel santuario della biodiversità

3 agosto 2015 | 12:27
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Trekking: pellegrinaggio green nel santuario della biodiversità

Anche diversi reggiani hanno percorso il “Cammino della biodiversità”, giunto ieri al Gran Sasso. Identificate con la Forestale e i ricercatori oltre 300 specie

REGGIO EMILIA – Anche diversi reggiani – zaino in spalla e scarponi comodi da montagna – hanno intrapreso il “Cammino della biodiversità” insieme al Corpo Forestale dello Stato dell’Aquila, un “pellegrinaggio green” in uno dei santuari della biodiversità italiani: partito il 29 luglio da Magliano de’ Marsi, in provincia dell’Aquila, domenica è arrivato al Gran Sasso d’Italia.

Dopo quattro giorni a piedi, si può decretato il successo del “BioBlitz” organizzato per scoprire la biodiversità degli Appennini abruzzesi: oltre 300 le specie identificate ieri, in sole nove ore, da 11 esperti ricercatori impegnati con gli interpreti ambientali della Forestale, famiglie, studenti e insegnanti, alla scoperta della biodiversità del Monte Portella del Gran Sasso. Dopo aver percorso 70 chilometri ed aver superato 1700 metri di dislivello, ieri sono state identificate ben 313 specie, delle quali 125 di piante, 80 di insetti, 36 di uccelli, 10 di mammiferi e rettili. Molti altri campioni sono in corso di determinazione.

Il “BioBlitz – Alla scoperta della biodiversità” si è svolto nella Stazione di ricerca LTER (stazione di ricerca ecologica a lungo termine) del Gran Sasso, a Monte Portella. “Considerato il tempo limitato a disposizione – afferma la Forestale – la considerevole quota dell’area indagata (da 2100 a 2400 metri) e le dimensioni del campione di specie rilevate, si può stimare che sia presente nell’area del Monte Portella un numero totale di specie prossimo a 1.000”. Un bel trekking!

I camminatori, una quindicina, provenivano oltre che da Reggio Emilia, anche Roma, Avezzano, L’Aquila e Boiano. Presente anche Luca Gianotti, della “Compagnia dei Cammini”, che in compagnia degli altri camminatori e del suo fidato asino Nino ha percorso i 1000 metri di dislivello in salita, per arrivare alla Stazione LTER del Monte Velino, tra 2100 e 2200 metri di quota.