Il caso Fcr-Rabitti spacca Sel

23 giugno 2015 | 17:29
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Il caso Fcr-Rabitti spacca Sel

La nomina della nuova presidente delle Farmacie di Reggio apre un nuovo strappo nella maggioranza Pd-Sel che sostiene la giunta Vecchi, e divide Sel. Sassi si schiera con il sindaco e contro il coordinatore provinciale Bonforte

REGGIO EMILIA – La nomina della nuova presidente delle Farmacie di Reggio apre un nuovo strappo nella maggioranza Pd-Sel che sostiene la giunta del sindaco Luca Vecchi. E spacca dall’interno anche Sinistra Ecologia e Libertà. Dopo la questione della ripubblicizzazione dell’acqua, reclamata a gran voce dall’alleato e stoppata dal Pd, le polemiche si concentrano infatti su Annalisa Rabitti nominata alla guida di Fcr tra le polemiche dell’opposizione. Ma anche il coordinatore provinciale di Sel, Michele Bonforte, non si è tirato indietro nel definire “di spartizione” la logica sottostante all’assegnazione dell’incarico.

A Bonforte ribatte però il vicesindaco del suo stesso partito Matteo Sassi, specificando che quella del coordinatore “è una posizione del tutto personale, mai discussa all’interno degli organismi preposti. Probabilmente, a sinistra, non ci siamo accorti che la peggior destra si sta riorganizzando e che noi dovremmo lavorare di più e meglio nella società reale”. E ancora: “La sindrome del comunicato stampa quotidiano andrebbe lasciata al sensazionalismo grillino. Polemiche marginali e fine a se stesse servono solo ad alimentare il mare dove sguazzano i populismi”.

Per quanto riguarda invece la presidente Fcr, Sassi osserva che “tale scelta dovrebbe essere valutata non solo rispetto alla designazione della nuova presidente, ma all’interno del complessivo rinnovo del consiglio di amministrazione dell’azienda, capace di raccogliere un ottimo equilibrio di esperienze e competenze professionali in campo farmaceutico, socio-sanitario ed economico-aziendale”.

In quest’ottica, prosegue il vicesindaco, “credo che Annalisa Rabitti  sia in possesso delle capacità professionali e relazionali, oltre che del rigore morale, necessari per guidare un cda che dovrà consolidare Fcr nella gestione dei 24 punti vendita presenti sul territorio e del mercato intermedio dei prodotti farmaceutici. E, al contempo, dovrà sviluppare nuovi servizi legati al welfare, in particolare progetti legati alle fragilità e, nello specifico, un piano strategico sulle disabilità come “Reggio Emilia città senza barriere” “. Pertanto, conclude Sassi, “mi riconosco quindi pienamente nella nomina di Annalisa e sono certo che insieme faremo un ottimo lavoro per il nostro sistema di welfare locale”.

IL TEMA DELLA MERITOCRAZIA – Sul caso Rabitti interviene anche Giorgio Campioli, il consigliere comunale subentrato ieri in Consiglio alla presidente delle Farmacie, il cui intervento ha scatenato le ire del Pd Salvatore Scarpino. Campioli aveva parlato di “aria nuova” nelle partecipate comunali, parole lette come un attacco all’ex presidente di Fcr Franco Colosimo. Per questo oggi il neo consigliere puntualizza: “Nella concitazione del dibattito sulla nomina di Annalisa Rabitti a presidente di Fcr si è voluto far passare il mio intervento come un attacco personale o addirittura offensivo nei confronti dell’ex presidente, Franco Colosimo”. Invece “non era assolutamente quello il senso delle mie parole che erano invece incentrate sui criteri di scelta dei vertici delle partecipate e della specifica competenza in campo farmaceutico che non è richiesta, in senso specialistico, per chi si appresta a guidare un’azienda che, oltre ai negozi, svolge un’importante attività di magazzino, nonché esercita un’azione determinante nelle politiche di welfare del sistema reggiano”.