Fcr, battaglia in Consiglio sulla nomina della Rabitti

22 giugno 2015 | 21:44
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Fcr, battaglia in Consiglio sulla nomina della Rabitti

Il sindaco: “Non avrà ruoli operativi da statuto e quindi la nomina è valida”. Respinta la mozione del Civico Bellentani. Scarpino (Pd) si astiene. Il M5S chiede l’accesso ai curricula degli altri candidati

REGGIO EMILIA – Come nuova presidente delle Farmacie di Reggio l’ex consigliera Annalisa Rabitti non avra’ “deleghe gestionali”, ma sostanzialmente un compito di indirizzo politico. Lo prevede lo stesso statuto dell’azienda speciale partecipata dal Comune e questo renderebbe la sua nomina legittima ai sensi del decreto anticorruzione del governo Monti. Lo precisa, al termine di una discussione fiume in Consiglio comunale, il sindaco della citta’ del Tricolore Luca Vecchi.

L’intervento del primo cittadino non argina pero’ le polemiche sollevate dall’opposizione che annuncia, a vario titolo, nuove azioni per fare chiarezza sulla vicenda. In particolare, dopo l’esposto all’Autorita’ anticorruzione annunciato dalla deputata del Movimento 5 stelle Maria Edera Spadoni, la minoranza verifichera’ con un accesso agli atti i curricula degli altri candidati che hanno partecipato al bando emesso dall”amministrazione per individuare il nuovo presidente.

La vicenda, e’ stata sollevata in sala del Tricolore da una mozione del consigliere civico Cesare Bellentani, alla fine respinta con 17 voti contrari della maggioranza – compreso quello del sindaco – e 10 favore. Accesi i toni del dibattito in cui, pur non mettendo in discussione le capacita’ di Rabitti, la minoranza punta il dito contro l’operato del Comune. Norberto Vaccari, capogruppo del M5s, ricorda ad esempio che nel 2011 le Farmacie erano sul punto di acquistare 10 milioni di azioni Iren per risanare in parte il gigantesco debito della multiutility.

Operazione che venne stoppata dall’allora presidente Franco Colosimo, ma su cui il 5 stelle si interroga: “Non vorrei che ora si fosse messa una persona piu’ disponibile ad andare verso questa direzione”.  Vaccari rimarca poi la questione del bando, e il fatto che il nome della nuova presidente lo aveva gia’ scritto a maggio in una busta chiusa. “Quella busta – dice il pentastellato – l’ho aperta pubblicamente sabato: ho fatto una buffonata, ma non sono stato l’unico buffone”.

Per Cinzia Rubertelli (Progetto Reggio e Grande Reggio), “e’ evidente che questo bando e’ stato formale ma l’esito era gia’ scritto. Resta un problema politico fortissimo”. Sulla stessa linea Giuseppe Pagliani (Fi), che parla “di una pagina pessima e del peggior esempio di nomine fatte col bilancino”. Gianluca Cantergiani, vicecapogruppo Pd ribadisce: “Non abbiamo nulla da nascondere. Aspettiamo le verifiche dell’Anac come e’ stato richiesto”. Nel gruppo di maggioranza pero’ non mancano i mal di pancia.

Lo dimostra l’intervento di Salvatore Scarpino che, a titolo personale, ha deciso di non partecipare al voto. A far infuriare il consigliere l’intervento del nuovo consigliere Giorgio Campioli, subentrato a Rabitti, che “da uomo della strada” ha parlato di “aria nuova in Fcr”. Scarpino se la prende anche col sindaco e dice: “Dopo tutti questi discorsi mi sarei aspettato un ringraziamento al presidente uscente di Fcr Franco Colosimo, di cui posso attestare l’integrita’ morale, l’impegno politico e la correttezza, e che e’ stato trattato in questa sala in modo ignobile”. Scarpino ricorda poi a Campioli che “Colosimo e’ stato legittimamente nominato dall’ex sindaco Graziano Delrio e quindi se ne sconfessa l’operato”. Quindi l’esponente del Pd abbandona la sala del Tricolore al momento del voto.