Landini: “Io un partito? Lo dice chi ha paura della sua ombra”

29 maggio 2015 | 21:03
Share0

Il segretario nazionale della Fiom, oggi al Catomes Tot, per un dibattito sull’acqua pubblica di fronte a centinaia di persone: “La politica sta disattenendo una decisione democratica presa dai cittadini”

REGGIO EMILIA – “Queste cose le dicono quelli che hanno paura anche della loro ombra. In un Paese dove la maggioranza non va a votare, capisco che quelli che fanno politica si preoccupano delle iniziative che nascono dal basso come la mia. Ma dovrebbero preoccuparsi, piuttosto, di far comandare dentro alla politica quelli che non sono inquisiti”.

Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, leader di Coalizione sociale, la creatura pensata insieme a Stefano Rodotà, continua a ribadire, anche a Reggio Emilia, che non vuole creare un partito, ma un movimento. In molti avevano pensato che l’iniziativa sull’acqua pubblica, a cui ha partecipato oggi al Catomes Tot, potesse essere il primo passo verso la creazione di un soggetto politico, ma così, almeno per ora, non è.

Il segretario della Fiom ha partecipato a un dibattito sulla ripublicizzazione dell’acqua, tema molto sentito nella nostra città, al parco Tocci davanti a qualche centinaio di persone. Insieme a lui, sul palco, Corrado Oddi, del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e Riccardo Petrella, presidente università Bene Comune.

Prima di salire sul palco ha parlato con la stampa. Ha detto, a proposito di Coalizione sociale: “L’obiettivo è di unire il mondo del lavoro che è frantumato e diviso. Poi c’è un problema che riguarda le azioni sul territorio e la necessità di rilanciare un’altra idea di economia per cambiare le politiche economiche e sociali. Iniziermo a Roma con l’assemblea (il 6 giugno) e poi ci sarà il passaggio nei territori”.

E al segretario nazionale della Cisl che pochi giorni fa lo ha criticato a Reggio dicendo che Landini “fa politica”, ha replicato: “Ai lavoratori fa male fare accordi pessimi come qualcuno ha fatto, fa male non combattere la precarietà e non riconquistare lo statuto dei lavoroatori. Politica la fanno tutti: diciamo piuttosto che c’è la buona politica e la cattiva politica e oggi c’è un’idea molto padronale che vuole togliere gli spazi alla politica. Voglio dare piena soldiarietà alla Bindi (oggi è stata attaccata, anche da Renzi, perché ha detto che l’ex sindaco di Salerno De Luca, che in corsa per il Pd per la guida della Regione Campania è “un impresentabile”, ndr) perché è uno scandalo che venga attaccata”.

E sulla ripubblicizzazione dell’acqua ha concluso: “Con il referendum Reggio fu la città che ebbe un grande risulato e il consiglio comunale ha votato e ha preso degli impegni. Poi si può fare una discussione. Nessuno vuole impedire che si possa discutere, ma con questa storia che ci sono dei problemi sta andando avanti una politica che sta disattendendo una decisione democratica delle persone”.